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Sussidio Liturgico-Pastorale AVVENTO-NATALE 2005
Ufficio Liturgico Nazionale
Presentazione Uno dei Prefazi dell’Avvento, accennando alle due venute di Cristo, la prima «nell’umiltà della nostra natura umana», la seconda «nello splendore della gloria», afferma che il nostro tempo è quello nel quale «osiamo sperare vigilanti nell’attesa». E questo “osare” dei cristiani che getta una luce particolare sulla virtù della speranza intimamente legata al tempo di Avvento, ma che in realtà sostiene tutto il cammino della storia fino al suo compimento. Si spiega così il tema attinto da Isaia e suggerito per questo tempo: «Un germoglio spunterà» (Is 11,1). L’immagine del germoglio, mentre rimanda ad una nuova realtà che sta per fiorire, tuttavia richiama una realtà già esistente, la pianta dalla quale fiorisce e attinge la sua linfa vitale. Il Cristo che attendiamo alla fine dei tempi è il Cristo già venuto nella nostra carne mortale, il Cristo morto, risorto e asceso al cielo alla destra del Padre. La speranza cristiana impedisce di guardare alla storia in maniera fatalistica, e aiuta il credente a vivere il suo impegno nel mondo con coraggio e con fiducia. Il cristiano guarda al futuro senza timore, perché le radici della sua speranza affondano nel cuore stesso di Dio. Egli infatti «ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva» (1 Pt 1,3). Il IV Convegno Ecclesiale Nazionale, che la Chiesa italiana celebrerà a Verona nel prossimo ottobre 2006, sarà una preziosa occasione per vivere questo nuovo Anno liturgico con rinnovato slancio e impegno, «pronti sempre a rispondere a chiunque ci domandi ragione della speranza che è in noi» (cfr 1 Pt 3,15). In questo contesto si inserisce il contributo che questo Sussidio può offrire. Sul ritmo del cammino domenicale e festivo, viene sottolineato il rapporto profondo tra annuncio, celebrazione e vita che sollecita l’impegno di ogni credente. Con l’augurio di un cammino alimentato e sostenuto da Cristo, «speranza sempre invocata e sempre attesa», offriamo queste pagine alle nostre comunità cristiane, perché l’unanime preghiera ci renda «testimoni di Cristo, speranza del mondo».
Mons. Giuseppe Betori Segretario generale della C.E.I.
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