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Sabato 6 Aprile 2013
Cittadinanza responsabile, il Convegno
Nel tempo nascosto
del lavoro formativo   versione testuale

 
 
Venerdì 5 e sabato 6 aprile a Roma, presso la Domus Mariae (via Aurelia, 481), si svolge il convegno “Educare alla cittadinanza responsabile 2”, organizzato dall’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro e dal Servizio Nazionale per il progetto culturale in continuità con il precedente, realizzato a Roma nei giorni 2-3 marzo 2012.
Nell’aprire i lavori, S.E. Mons. Crociata si è rivolto ai partecipanti riconoscendo che “il lavoro che voi svolgete assomiglia tante volte a una pesca infruttuosa, a una fatica inutile: la stagione che viviamo è anche motivo di grave riflessione per noi cattolici, perché rispecchia la grande difficoltà di delineare e lasciare intravedere, e tanto meno attuare adeguatamente, progetti ispirati alla nostra visione della persona e della società”.
Nel contempo, il Segretario Generale ha ricordato che “la molla che ci spinge non è armata da ingegnosa inventiva o da circostanze di favore, bensì predisposta innanzitutto dalla Parola che dice: gettate le reti e troverete. Bisogna solo avere fiducia nella promessa di Colui che ha potere di rinnovare ogni cosa. Da tale fiducia nasce la certezza e la perseveranza che il lavoro di formazione, svolto con intelligenza e passione, non rimarrà senza frutto”. Da ultimo, ha ribadito “la convinzione che l’azione pastorale della Chiesa è destinata a rimanere incompiuta se non sarà capace di integrare la dimensione sociale e politica”.
Sono pensieri che Mons. Crociata ha riproposto anche presiedendo l’Eucaristia sabato 6 aprile, quando ha riconosciuto che il deficit di rilevanza sociale e politica del cattolicesimo nel momento attuale è un indice significativo “quando è carente la capacità di mobilitazione, l’elaborazione di un progetto ispirato, l’assenza di strumenti socialmente e politicamente significativi per testimoniare e trasmettere il senso cristiano della vita sociale nelle sue varie articolazioni”.
Con questo, il Segretario Generale ha esortato a “non lasciarsi intimorire da momenti di appannamento: ci sono fasi oscure da attraversare, ma non dobbiamo lasciarci sopraffare dalle difficoltà momentanee”. E ha concluso affermando: “Questo è il tempo opportuno del lavorio nascosto ma fecondo della formazione e della maturazione di persone e di comunità dotate di franchezza e della capacità di portare una fede motivata e solida dentro l’intreccio, talora perfino caotico, dell’intera comunità civile”.
Le relazioni al Convegno sono affidate a don Paolo Asolan, Professore di Teologia Pastorale alla Pontificia Università Lateranense (“Perché una Chiesa si impegna nella formazione socio-politica: l’annuncio evangelico”) e a Leonardo Becchetti, Ordinario di Economia Politica all’Università di Roma Tor Vergata (“Una proposta di metodo per le scuole di formazione politica”). In programma gli interventi di Don Marco Cagol, Direttore dell’Ufficio per i problemi sociali e il lavoro della diocesi di Padova (“Quale realtà oggi della formazione socio-politica”), di Giovanni Silvestri, Responsabile del Servizio Informatico della CEI (“Presentazione del sito web”) e di Vittorio Sozzi, Responsabile del Servizio Nazionale per il progetto culturale. Le conclusioni sono affidate a Mons. Angelo Casile, Direttore dell’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro.