Newsletter del 17/04/2012 -
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Se “la formazione iniziale e permanente dei docenti resta esigenza di prima grandezza”, un compito altrettanto importante è quello di “abitare una riflessione attenta a tenere vive le ragioni della presenza dell’insegnamento della religione nella scuola pubblica”. Lo ha ribadito il Segretario Generale della Cei presiedendo lunedì 16 aprile la S. Messa al Convegno nazionale organizzato dal Servizio per l’insegnamento della religione cattolica e dal Servizio per gli studi superiori di teologia e di scienze religiose.
“Beatissimo Padre, nella luce pasquale del Crocifisso Risorto, la Chiesa che è in Italia si stringe attorno a Lei in occasione delle felici ricorrenze del Suo ottantacinquesimo compleanno e del settimo anniversario della Sua elezione pontificale”. Negli auguri del Presidente della Cei, Card. Angelo Bagnasco, e del Segretario Generale, mons. Mariano Crociata, “la stima e la gratitudine” per “l’illuminato magistero e l’indefettibile testimonianza” di Benedetto XVI; e l’accoglienza disponibile e corale dell’Anno della Fede.
Al termine di due anni di lavoro di preparazione, si è aperto venerdì 13 aprile a Grado il secondo convegno ecclesiale del Triveneto, che vede radunati oltre 600 delegati delle 15 diocesi del Nordest (Adria-Rovigo, Belluno-Feltre, Bolzano-Bressanone, Chioggia, Concordia-Pordenone, Gorizia, Padova, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Vittorio Veneto) con i loro Vescovi. Domenica 15 aprile, alle 15.30, il Card. Angelo Bagnasco presiede la S. Messa conclusiva nella Basilica di Aquileia (in allegato, l'omelia) .
Oltre 160 persone – direttori dei Centri diocesani vocazioni, padri spirituali e animatrici vocazionali, provenienti da tutto il Paese – hanno aderito al XXVIII Seminario di formazione “Il fuoco dell’amore e l’educazione affettiva”, promosso dal Centro Nazionale Vocazioni e in corso a Siena (10-13 aprile). L’iniziativa, scandita in una serie di proposte da parte di esperti e di laboratori, è finalizzata all’apprendimento delle modalità dell’accompagnamento spirituale, a servizio del discernimento vocazionale.
“Noi ne siamo coscienti? Viviamo nella speranza, oppure siamo cristiani tristi, malinconici, che si trascinano stancamente non a causa degli inevitabili pesi della vita, ma perché tiepidi nell’anima? … La risurrezione è la ragione della nostra vita: per questo non possiamo fare a meno della domenica”. Nel giorno di Pasqua, il richiamo del Card. Bagnasco: “L’Anno della fede che Benedetto XVI ha indetto da ottobre prossimo, sarà un’occasione mancata se non rifletteremo di più sul credere e sul credo cattolico”.
“La vita di grazia è da custodire ogni giorno (…) con l'aiuto dei fratelli nella comunità cristiana soprattutto nella domenica, giorno della risurrezione; giorno nel quale non solo ci si riposa dal lavoro ma anche ci si ritrova con ritmi più distesi, e i cristiani si radunano per la Celebrazione eucaristica”. Nella Veglia pasquale il Card. Bagnasco è tornato a sottolineare che “aprire ordinariamente la domenica al lavoro è un danno grave: non rispetta l’uomo, la società ci perde in coesione, e il mercato non si risolve”.
“Dio entra nel misterium iniquitatis, se ne lascia avvolgere e gli contrappone il misterium pietatis, mistero di misericordia che raggiunge l’apice nelle parole di Gesù” - Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito -, che sanciscono “un vincolo fra Dio e l’uomo” che “nulla potrà spezzare”. Riflettendo sul Venerdì Santo, il Card. Bagnasco invita a “fermarci di più davanti al crocifisso”, a “guardare meno abituati alla vista di tanto dolore, meno assuefatti ai nostri peccati”, a “pensare di più all’amore di Dio”.
“Il Maestro ci insegna a deporre le vesti della nostra superbia e degli egoismi mascherati, e a lavarci i piedi a vicenda: è la vita eucaristica. In questo possiamo vedere la forma di una società vera che voglia essere una comunità di persone”. Così il Card. Bagnasco nell’omelia del Giovedì Santo: “Non mettere al primo posto se stessi è possibile ed è bello: quanta gente semplice vive in questo solco e fa la storia! Il Signore Gesù, inginocchiato davanti ai suoi discepoli, non solo ce lo ricorda ma ce ne dà la grazia”.
“La situazione è grave, ma se si agisce subito non è troppo tardi per evitare una crisi umanitaria ben peggiore”. Queste le parole del presidente di Caritas Internationalis, il cardinal Oscar Rodriguez Maradiaga. L’allarme dal Sahel è sempre più forte e coinvolge otto paesi: Ciad, Burkina Faso, Mauritania, Mali, Niger, Nigeria del Nord, Camerun e Senegal . Caritas Italiana partecipa al piano di intervento nei diversi paesi ed ha già messo a disposizione oltre 100.000 euro in risposta agli appelli di emergenza.
Il Santo Padre Benedetto XVI ha nominato Vescovo di Oppido Mamertina-Palmi il Rev.do Mons. Francesco Milito, del clero dell’arcidiocesi di Rossano-Cariati, finora nella medesima Vicario Episcopale per l’Ecumenismo e la Cultura e Direttore dell’Archivio Storico diocesano. Mons. Milito è stato ordinato sacerdote il 12 agosto 1972 ed è autore di numerose pubblicazioni, tra saggi ed articoli, riguardanti la storia ecclesiastica e culturale calabrese.
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