“Non bastano le nostre scelte pastorali e i nostri, per altri versi, utili documenti a fare di noi Vescovi delle avanguardie credibili e coraggiose della evangelizzazione. A renderci tali è soprattutto la presenza viva dello Spirito che ci proietta in prima fila, facendo di noi degli uomini che osano, in maniera sempre più convinta e consapevole, più Vangelo e più carità”.
Lunedì 2 giugno Mons. Nunzio Galantino ha aperto allo Stadio Olimpico la XXXVII Convocazione del Rinnovamento nello Spirito, che ieri ha conosciuto un momento molto forte nell’incontro con Papa Francesco.
“Pregate per noi – ha aggiunto – perché la conversione pastorale, raccomandataci con insistenza dagli ultimi Pontefici e sempre più urgente in questa nostra terra, non sia un facile ed appagante slogan, utile solo per tacitare le nostre coscienze, spesso addormentate o anestetizzate da ciò che Vangelo non è.
“Quando Gesù sta con noi e quando lasciamo al suo Spirito di farsi spazio in noi e nella nostra Chiesa – ha riconosciuto – allora le sorprese di Dio ci travolgono come uno tsunami.
“Educhiamoci ed educate alla vita buona del Vangelo” ha, quindi, esortato: “Consapevoli dell’impegno e della fatica che questo richiede soprattutto oggi, quando è più facile organizzare una manifestazione esterna che educare seriamente alla fede; quando è più facile gridare che dire una parola giusta e vera che tocchi profondamente il cuore; quando è più facile raccontarsi con enfasi e con toni vagamente miracolistici che mettersi accanto a tanti fratelli e sorelle che fanno fatica a credere”.
In chiusura, il Segretario generale ha chiesto una preghiera per “la visita pastorale che il Santo Padre farà, tra venti giorni, nella mia piccola, ma bella Diocesi di Cassano all’Jonio. Pregate perché anche per noi possa essere un evento di grazia, come «evento di grazia» è stata la presenza di Papa Francesco tra voi ieri sera”.
In allegato, il testo del saluto di Mons. Nunzio Galantino.