Giovedì 20 marzo è la volta di Ivrea, la scorsa settimana era Campobasso e Senigallia, prima ancora Ancona; in aprile sarà Napoli, poi Sotto il Monte, Faenza, Matera, Roma e Cascia. Più che convegni, quelli messi in fila dall’Ufficio Nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport rimandano a uno stile di lavoro, che valorizza i referenti territoriali e costruisce una rete tra soggetti diversi, a partire da amministrazioni e istituzioni locali. Nel segno di una presenza cultuale, attenta alla domanda di spiritualità e alla valorizzazione di itinerari significativi.
“Abbiamo immaginato un appuntamento itinerante su tutto il territorio nazionale – spiega il direttore dell’Ufficio, mons. Mario Lusek – disseminato in dieci tappe e scaglionato da gennaio a luglio”.
Tre i filoni d’interesse:
L’appuntamento di giovedì 20 marzo ad Ivrea si colloca nell’orizzonte delle Scuole di pensiero: “Non vogliamo cambiare lo sport – aggiunge mons. Lusek – ma fare in modo che le nostre comunità cristiane, assumendolo non solo come mezzo, ma anche come valore, lo possano un po’ trasfigurare, renderlo migliore di come l’hanno incontrato, ridandogli un po’ di in-utilità, di lucidità e di gratuità.
“Vogliamo – conclude, citando Benedetto XVI – che l’attività sportiva sia illuminata da Dio, mediante Cristo, perché i valori che esprime siano purificati ed elevati, in modo da poter lanciare una nuova proposta sportiva ed educativa”.