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19 Aprile

Sabato Santo

Dal Martirologio

Il Sabato Santo la Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua passione e la sua morte, nonché la discesa agli inferi, e aspettando la sua risurrezione, nella preghiera e nel digiuno.
Spogliata la sacra mensa, la Chiesa si astiene dal sacrificio della Messa fino alla solenne Veglia o attesa notturna della risurrezione. L’attesa allora lascia il posto alla gioia pasquale, che nella sua pienezza si protrae per cinquanta giorni. (Cfr. Messale pag. 243)

Altri Santi

Dal Martirologio

A Roma presso San Pietro, san Leone IX, papa, che dapprima come vescovo di Toul difese strenuamente per venticinque anni la sua Chiesa; eletto poi alla sede di Roma, in cinque anni di pontificato convocò molti sinodi per la riforma della vita del clero e l’estirpazione della simonia.
 

Dal Martirologio

In Africa, san Mappálico, martire, che, durante la persecuzione dell’imperatore Decio, mosso da pietà familiare, si era raccomandato che sua madre e sua sorella, che avevano rinnegato la fede sotto tortura, fossero lasciate in pace e per questo, trascinato davanti al tribunale, fu lui a conseguire la corona del martirio; a lui si unisce la memoria di molti altri santi martiri, che testimoniarono la loro fede in Cristo: Basso in una cava di pietra, Fortunio in carcere, Paolo in tribunale, Fortunata, Vittorino, Vittore, Eremio, Crédula, Eréda, Donato, Firmo, Venusto, Frutto, Giulia, Marziale e Aristone, morti tutti di fame in carcere.

Dal Martirologio

In Persia, santa Marta, vergine e martire, che il giorno dopo l’uccisione di suo padre Pusicio, quello della Risurrezione del Signore, sotto il re Sabor II subì il martirio.

Dal Martirologio

Ad Antiochia di Pisidia, nell’odierna Turchia, san Giorgio, vescovo, morto esule per il culto delle sacre immagini.

Dal Martirologio

A Frisen sulle Alpi bavaresi, san Geroldo, eremita, che si ritiene abbia condotto vita di penitenza nella regione del Voralberg.

Dal Martirologio

Sulla riva del Tamigi presso Greenwich in Inghilterra, passione di sant’Elfégo, vescovo di Canterbury e martire, che, durante le cruente devastazioni provocate in città dai Danesi, offrì se stesso per il suo gregge e, avendo rifiutato di farsi riscattare con il denaro, il sabato dopo Pasqua fu percosso con delle ossa di pecora e infine decapitato.

Dal Martirologio

Presso il monastero di Saint-Bertin nel territorio di Thérouanne in Francia, transito del beato Bernardo, penitente, che, desideroso di espiare i peccati della sua giovinezza con un’austera penitenza, scelse spontaneamente l’esilio e, scalzo, con indosso vesti di lana e contento solo di un parco vitto, fu instancabile pellegrino presso i luoghi sacri.

Dal Martirologio

A Londra in Inghilterra, beato Giacomo Duckett, martire, che, uomo sposato, tradíto perché vendeva testi cattolici nella sua bottega libraria, fu tenuto per nove anni in carcere e infine impiccato a Tyburn sotto la regina Elisabetta I insieme al suo delatore, che egli ormai in punto di morte invitò a morire da cattolico.