A Séclin nella Gallia belgica, ora in Francia, san Piatone, venerato come sacerdote, evangelizzatore del territorio di Tournai e martire.
A Lisbona in Portogallo, santi Verissimo, Massima e Giulia, martiri.
A Costantinopoli, san Romano, diacono, che per la sua sublime arte nel comporre inni sacri in onore del Signore e dei santi meritò il soprannome di Melode.
A Treviri nella Renania, nel territorio dell’odierna Germania, san Nicezio, vescovo, che, come attesta san Gregorio di Tours, veemente nella predicazione, terribile nei rimproveri, fermo nell’insegnamento, fu colpito dall’esilio sotto il re dei Franchi Clotario.
A Gand nelle Fiandre, nell’odierno Belgio, san Bavone, monaco, che fu discepolo di sant’Amando; abbandonato il mondo, distribuì i suoi beni ai poveri e si ritirò nel monastero fondato in questo luogo.
A Condé-sur-l’Escault nell’Hainault sempre nell’odierno Belgio, san Vasnolfo, monaco, di origine scozzese.
A Canterbury in Inghilterra, san Gerardo Edwards, sacerdote e martire, che, ordinato in Francia e tornato in patria, dopo una lunga carcerazione, terminò il suo martirio sul patibolo durante la persecuzione della regina Elisabetta I. Insieme a lui subirono la passione i beati Roberto Wilcox e Cristoforo Buxton, perché sacerdoti, e Roberto Widmerpool, per aver aiutato un sacerdote.
A Chichester sempre in Inghilterra, beati Rodolfo Crockett e Edoardo James, sacerdoti e martiri, che, ritornati in patria dal Collegio Inglese di Reims, per il solo sacerdozio furono condotti al supplizio del patibolo.
A Ipswich sempre in Inghilterra, beato Giovanni Robinson, sacerdote e martire, che, padre di famiglia, dopo essere rimasto vedovo, a causa del sacerdozio ricevuto in avanzata età ricevette la corona del martirio.
A Nagasaki in Giappone, beati Gaspare Hikojiro e Andrea Yoshida, martiri, che, catechisti, subirono la decapitazione per avere accolto in casa dei sacerdoti.
A Saronno vicino a Varese, beato Luigi Maria Monti, religioso, che, pur conservando lo stato laicale, istituì i Figli dell’Immacolata Concezione, che diresse in spirito di carità verso i poveri e i bisognosi, occupandosi in particolare dell’assistenza agli infermi e agli orfani e della formazione dei giovani.
Nel villaggio di Rotglá y Corbera nel territorio di Valencia in Spagna, beata Fiorenza Caerols Martínez, vergine e martire, che, durante la persecuzione contro la fede, meritò di raggiungere attraverso il martirio la gloria della vita eterna.
Nel villaggio di Villena sempre nello stesso territorio, beato Alvaro Sanjuán Canet, sacerdote della Società Salesiana e martire, che nella stessa persecuzione pervenne dopo un aspro combattimento alla palma della vittoria.
Vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Antonio Rewera, sacerdote e martire, che deportato dalla Polonia nel campo di prigionia di Dachau per la sua fede cristiana, ottenne tra i tormenti la corona del martirio.