A Nicomedia in Bitinia, nell’odierna Turchia, sant’Oceano, martire.
A Primnesso in Frigia, sempre in Turchia, santa Arianna, martire.
Nel territorio di Vienne, in Francia, san Ferréolo, martire, che, come si narra, durante la persecuzione si rifiutò, pur essendo tribuno, di arrestare i cristiani e, fatto prigioniero per questo motivo per ordine del governatore, fu crudelmente flagellato e gettato in carcere; riuscito a fuggire, fu nuovamente catturato dagli inseguitori e ricevette con la decapitazione la palma del martirio.
A Milano, sant’Eustorgio, vescovo, di cui sant’Atanasio loda la professione della vera fede contro l’eresia ariana.
Ad Avranches sulla costa della Bretagna, in Francia, san Senario, vescovo.
A Limoges in Aquitania, sempre in Francia, san Ferréolo, vescovo, che liberò dall’incombente pericolo Marco, referendario del re Chidelberto, che il popolo di questa città voleva uccidere.
A Górtina nell’isola di Creta, sant’Eumenio, vescovo.
Ad Andlau in Alsazia, nel territorio dell’odierna Francia, santa Riccarda, che, regina, rinunciando al regno di questo mondo, servì Dio nel monastero da lei stessa fondato.
Nella città di Nam Dinh nel Tonchino, ora Viet Nam, san Domenico Trach, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori e martire, che preferì morire piuttosto che recare oltraggio alla croce e subì il martirio della decapitazione sotto l’imperatore Minh Mang.
Nel villaggio di Paimol presso la missione di Kalongi in Uganda, beati Davide Okelo e Gildo Irwa, catechisti e martiri, che, trafitti con la lancia dai pagani del luogo per essersi adoperati spontaneamente nell’opera di evangelizzazione del popolo, manifestarono con il loro intrepido martirio la potenza di Cristo.
Presso Ciudad Real in Spagna, beato Carlo Eraña Guruceta, religioso della Società di Maria e martire, che, in epoca di angherie contro i sacerdoti e i religiosi, fu arrestato dai miliziani e fucilato senza processo.
Vicino alla città di Gandía nel territorio di Valencia sempre in Spagna, beati Ferdinando García Sendra e Giuseppe García Mas, sacerdoti e martiri, che durante la stessa persecuzione confermarono con il loro sangue la fedeltà a Dio.
A Montserrat nella stessa regione in Spagna, beati martiri Ambrogio (Salvatore) Chuliá Ferrandis e Valentino (Vincenzo) Jaunzarás Gómez, sacerdoti, e Francesco (Giusto) Lerma Martínez, Riccardo (Giuseppe) López Mora e Modesto (Vincenzo) Gay Zarzo, religiosi del Terz’Ordine Cappuccino della beata Vergine Addolorata, che sempre nella medesima persecuzione ricevettero la corona del martirio per la testimonianza data a Cristo.
Nel campo di prigionia di Dachau vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Giuseppe Kut, sacerdote e martire, che, di nazionalità polacca, durante la guerra, condannato per la sua fede al carcere duro e sottoposto a crudeli tormenti, migrò al Signore.