A Roma, san Nicomede, martire, il cui corpo, sepolto nel cimitero sulla via Nomentana, fu onorato dal papa Bonifacio V con una basilica sepolcrale.
A Tournus lungo la Saône nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Valeriano, martire.
A Costanza in Scizia, nell’odierna Romania, santi Stratone, Valerio, Macrobio e Gordiano, martiri che si tramanda abbiano subito la passione sotto l’imperatore Licinio.
Sulle rive del Danubio, san Niceta il Goto, martire, che fu messo al rogo per la sua fede cattolica per ordine del re ariano Atanarico.
A Lione in Francia, sant’Albino, vescovo, che succedette a san Giusto.
A Toul vicino a Nancy nella Gallia lugdunense, sempre in Francia, sant’Apro, vescovo.
Nel monastero di Jumièges in Neustria, sempre in Francia, sant’Aicardo, abate, che, discepolo di san Filiberto, fu da lui messo a capo di questo cenobio.
A Córdova nell’Andalusia in Spagna, santi martiri Emíla, diacono, e Geremia, che, durante la persecuzione dei Mori, dopo essere stati a lungo lasciati a marcire in carcere, conclusero con la decapitazione il loro martirio per Cristo.
A Busseto vicino a Fidenza in Emilia, beato Rolando de’ Medici, anacoreta, che visse in sommo spirito di penitenza tra luoghi impervi e deserti delle Alpi, conversando soltanto con Dio.
A Genova, santa Caterina Fieschi, vedova, insigne per il disprezzo del mondo, i frequenti digiuni, l’amore per Dio e la carità verso i bisognosi e gli infermi.
Nella città di Hirado in Giappone, beato Camillo Costanzo, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che, condannato dal comandante supremo Hidetada ad essere arso vivo, anche sul rogo non desistette mai dal predicare Cristo.
In località Santo Domingo Xagacía in Messico, beati Giovanni Battista e Giacinto de los Ángeles, martiri, che, catechisti, crudelmente percossi per essersi rifiutati di venerare idoli pagani al posto di Cristo, imitando la sua passione meritarono di ottenere il premio della vita eterna.
A Vienna in Austria, beato Antonio Maria Schwartz, sacerdote, che fondò la Congregazione degli Operai Cristiani di San Giuseppe Calasanzio per la cura pastorale e la difesa dei diritti degli apprendisti e dei giovani lavoratori.
Nel villaggio di Llosa de Ranes nel territorio di Valencia in Spagna, beato Pasquale Penadés Jornet, sacerdote e martire, che, durante la persecuzione, con il suo combattimento terreno giunse alla pienezza della salvezza eterna.
Vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Ladislao Miegon, sacerdote e martire, che, deportato per la sua fede dalla Polonia soggiogata da un regime nemico di Dio e degli uomini nel campo di prigionia di Dachau, pervenne attraverso le torture alla corona della gloria.
A Napoli, beato Paolo Manna, sacerdote del Pontificio Istituto per le Missioni Estere, che, lasciato il ministero di missionario in Birmania a causa della sua malferma salute, si adoperò molto per l’opera di evangelizzazione, dedicandosi con grande zelo alla predicazione della parola di Dio e alla promozione dell’unità dei cristiani.