A Roma sulla via Appia nella cripta di Lucina nel cimitero di Callisto, deposizione di san Cornelio, papa e martire, che si oppose con forza allo scisma di Novaziano, riaccogliendo con grande carità nella comunione ecclesiale molti dissidenti; esiliato, infine, a Civitavecchia dall’imperatore Gallo, patì, come dice san Cipriano, ogni possibile supplizio.
La sua memoria si celebra dopodomani.
A Cartagine, nell’odierna Tunisia, martirio di san Cipriano, vescovo, illustre per santità e dottrina, che in tempi funestissimi governò ottimamente la Chiesa, confortò nelle tribolazioni i confessori della fede e, sotto gli imperatori Valeriano e Gallieno, dopo un duro esilio, fu per ordine del proconsole trafitto con la spada davanti a un densa folla, portando così a termine il suo martirio. La sua memoria si celebra dopodomani.
A Colonia, in Germania, san Materno, vescovo, che condusse alla fede in Cristo gli abitanti di Tongeren, Colonia e Treviri.
A Gumenek nel Ponto, nell’odierna Turchia, anniversario della morte di san Giovanni Crisostomo, vescovo, la cui memoria si celebra il giorno precedente a questo.
Nel monastero di Beauvale nel territorio di Besançon in Francia, transito di san Pietro, che, da abate cistercense passò a reggere con ardente zelo la sede di Moûtiers, alla quale era stato elevato, promuovendo con fervore la concordia tra le popolazioni.
Ad Akko in Palestina, sant’Alberto, vescovo, che, trasferito alla Chiesa di Vercelli a quella di Gerusalemme, scrisse una regola per gli eremiti del monte Carmelo e, mentre celebrava la festa della Santa Croce, fu trafitto con la spada da un uomo malvagio da lui rimproverato.
Nel villaggio di Eben nel Tirolo, santa Notburga, vergine, che, casalinga, servì Cristo nei poveri, lasciando ai contadini un modello di santità.
Nel mare antistante Rochefort sulla costa francese, beato Claudio Laplace, sacerdote e martire, che, gettato durante rivoluzione francese per il suo sacerdozio in una galera ferma all’ancora, portò a compimento il suo martirio stremato da letale contagio.
Nella città di Chengdu nella provincia di Sichuan in Cina, san Gabriele Taurino Dufresse, vescovo e martire, che pose termine con il martirio della decapitazione a un operoso ministero, a cui aveva atteso per quarant’anni.