A Roma nel cimitero ad Duas Lauros sulla via Labicana, san Gorgonio, martire.
In Sabina al trentesimo miglio da Roma, san Giacinto, martire.
Nel monastero di Clonmacnois sulla riva del fiume Shannon in Irlanda, san Ciarano, sacerdote e abate, fondatore di questo cenobio.
Nella Castiglia in Spagna, beata Maria de la Cabeza, che, moglie del contadino sant’Isidoro, condusse vita eremitica umile e laboriosa.
A Münster in Germania, beata Maria Eutimia (Emma) Üffing, vergine della Congregazione delle Suore della Compassione, che servì Dio tra i malati con insigne pietà, bontà e noncuranza di sé.
A York in Inghilterra, beato Giorgio Douglas, sacerdote e martire, che, scozzese d’origine, da maestro di scuola divenne sacerdote a Parigi e sotto la regina Elisabetta I passò vincitore in cielo attraverso il supplizio del patibolo per aver persuaso altri ad abbracciare la fede cattolica.
Nella città di Gramat nel territorio di Cahors in Francia, beato Pietro Bonhomme, sacerdote, che si adoperò mirabilmente per le missioni al popolo e l’evangelizzazione delle campagne e fondò la Congregazione delle Suore di Nostra Signora del Monte Calvario, a cui affidò la cura delle necessità dei giovani, dei malati e dei poveri.
A Port-Louis nell’isola Mauritius nell’Oceano Indiano, beato Giacomo Desiderato Laval, sacerdote, che, dopo alcuni anni di esercizio della professione medica, si fece missionario nella Congregazione dello Spirito Santo e condusse i neri da poco liberati dalla schiavitù alla libertà dei figli di Dio.
A Bilbao nella Guascogna in Spagna, beato Francesco Gárate Aranguren, religioso della Compagnia di Gesù, che svolse per quarantadue anni con cristiana umiltà l’ufficio di portinaio.