Ad Alise in Francia, santa Regina, martire.
A Pompeiopoli in Cilicia, nell’odierna Turchia, san Sozonte, martire.
A Orléans nella Gallia lugdunense, ora in Francia, sant’Evurzio, vescovo.
Ad Aosta, san Grato, vescovo.
A Breuil nel territorio di Troyes in Francia, santi Memorio e compagni, martiri, che si ritiene siano stati uccisi da Attila, re degli Unni.
A Châlons nella Gallia lugdunense, ora in Francia, sant’Alpino, vescovo, che fu discepolo di san Lupo di Troyes.
Nel villaggio di Saint-Cloud nel territorio di Parigi in Francia, san Clodoaldo, sacerdote, che, nato da stirpe regale, dopo la morte violenta del padre e dei fratelli, fu accolto dalla nonna santa Clotilde e, rifiutato con sdegno il potere terreno, si fece chierico.
Ad Albi in Aquitania, sempre in Francia, santa Carissima, vergine di clausura.
A Maubeuge nell’Hainault, nel territorio dell’odierna Francia, santa Madelberta, badessa, che succedette alla sorella santa Adeltrude.
Nelle Fiandre, nell’attuale territorio belga, commemorazione di sant’Ilduardo, vescovo.
A Toul in Lotaringia nell’odierna Francia, san Gozzelino, vescovo, che promosse la disciplina monastica.
A Gubbio in Umbria, san Giovanni da Lodi, vescovo, che fu compagno di san Pier Damiani nelle sue missioni diplomatiche.
A Die in Francia, santo Stefano di Châtillon, vescovo, che, strappato alla solitudine di Portes-en-Bugey, resse felicemente questa Chiesa, senza però nulla sottrarre all’austerità della vita certosina.
A Kosice sui monti Carpazi, nell’odierna Slovacchia, santi martiri Marco Crisino, sacerdote di Esztergom, Stefano Pongracz e Melchiorre Grodziecki, sacerdoti della Compagnia di Gesù, che né la fame né le torture della ruota e del fuoco poterono indurre a rinnegare la fede cattolica.
A Nagasaki in Giappone, beati martiri Tommaso Tsuji, sacerdote della Compagnia di Gesù, Ludovico Maki e suo figlio Giovanni, condannati al rogo in odio alla fede cristiana.
A Londra in Inghilterra, beati Randolfo Corby, della Compagnia di Gesù, e Giovanni Duckett, sacerdoti e martiri, che, condannati a morte sotto il re Carlo I perché entrati in Inghilterra da sacerdoti, conseguirono la palma celeste morendo impiccati a Tyburn.
In una galera all’ancora al largo di Rochefort sulla costa francese, beati Claudio Barnaba Laurent de Mascloux e Francesco d’Oudinot de la Boissière, sacerdoti e martiri, che, arrestati durante la rivoluzione francese per il loro sacerdozio e messi agli arresti navali, morirono per Cristo ammalandosi gravemente per la fame.
Nell’isola di Woodlark in Oceania, beato Giovanni Battista Mazzucconi, sacerdote dell’Istituto Milanese per le Missioni Estere e martire, che, dopo due anni trascorsi al servizio dell’evangelizzazione, ormai spossato dalle febbri e dalle piaghe, fu ucciso in odio alla fede con un colpo di scure.
A Parma, beata Eugenia Picco, vergine della Congregazione delle Piccole Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, che, tutta votata alla volontà di Dio, promosse la dignità delle donne e provvide alla formazione spirituale e culturale delle religiose.
Nella cittadina di Gandía nel territorio di Valencia in Spagna, beata Ascensa di San Giuseppe Calasanzio Lloret Marco, vergine dell’Istituto delle Suore Carmelitane della Carità e martire, che, in tempo di persecuzione, portò a termine il suo combattimento per la fede.