A Lione in Francia, sant’Antíoco, vescovo, che, ancora sacerdote, affrontò un lungo viaggio per far visita a san Giusto, suo vescovo, che allora viveva in un eremo in Egitto.
A Poitiers in Aquitania, in Francia, santa Radegonda, che, regina dei Franchi, prese il sacro velo mentre suo marito, il re Clotario, era ancora in vita e visse nel monastero di Santa Croce a Poitiers da lei stessa costruito sotto la regola di san Cesario di Arles.
Nella fortezza di Schemaris presso la riva del fiume Tzkhenis Dsqali sulle montagne del Caucaso, transito di san Massimo il Confessore, abate di Crisopoli vicino a Costantinopoli: insigne per dottrina e zelo per la verità cattolica, che per avere strenuamente combattuto contro l’eresia monotelita subì dall’imperatore eretico Costante l’amputazione della mano destra; insieme a due discepoli, entrambi di nome Anastasio, fu poi relegato, dopo un duro carcere e numerose torture, nella regione di Lesghistan, dove rese lo spirito a Dio.
A Fritzlar nell’Assia, ora in Germania, san Vigberto, sacerdote e abate, a cui san Bonifacio affidò la cura del monastero del luogo.
Nel monastero di Altenburg presso Vetzlar sempre in Germania, beata Geltrude, badessa dell’Ordine Premostratense, che, ancora bambina, fu dalla madre santa Elisabetta, regina d’Ungheria, offerta a Dio in questo luogo.
A Kilmallok in Irlanda, beati Patrizio O’Healy, vescovo di Mayo, e Connor O’Rourke, sacerdote, entrambi dell’Ordine dei Frati Minori, condannati a morte e condotti al patibolo per non aver tenuto nascosto il loro sacerdozio.
A Warwick, in Inghilterra, beato Guglielmo Freeman, sacerdote e martire, che, condannato a morte sotto la regina Elisabetta I per il solo fatto di essere sacerdote, giunto davanti al patibolo cominciò a intonare Te Deum, affrontando così con animo fermo il supplizio del martirio.
A Roma, san Giovanni Berchmans, religioso della Compagnia di Gesù, che, amato da tutti per la sua pietà sincera, la schietta carità e l’allegria incessante, dopo una breve malattia andò serenamente incontro alla morte.
A Vienna in Austria, beato Marco d’Aviano (Carlo Domenico) Cristofori, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che, sapiente predicatore della parola di Dio, in ogni luogo si adoperò mirabilmente per i poveri e i malati, sollecitando soprattutto i potenti del mondo ad anteporre la fede e la pace ad ogni altra impresa o interesse.
Nel braccio di mare antistante Rochefort in Francia, beato Pietro Gabilhaud, sacerdote e martire, che, detenuto in una galera durante la rivoluzione francese per il suo sacerdozio, morì consunto dall’inedia e dalla malattia.
Nella cittadina di Saugues presso Puy-en-Vélay sempre in Francia, san Benildo (Pietro) Romançon, dell’Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, che passò la vita dedito alla formazione della gioventù.
A Barbastro vicino a Huesca nell’Aragona in Spagna, beati Secondino Maria Ortega García, sacerdote, e diciannove compagni, martiri, che, religiosi della Congregazione dei Missionari dei Figli del Cuore Immacolato di Maria, furono uccisi in odio alla fede durante la persecuzione contro la Chiesa.
I loro nomi sono: beati Antonino Calvo Calvo, Antonio Maria Dalmau Rosich, Giovanni Echarri Vique, Pietro García Bernal, Ilario Maria Llorente Martín, Salvatore Pigem Serra, lettori; Saverio Ludovico Bandrés Jiménez, Giuseppe Brengaret Pujol, Tommaso Capdevila Miró, Stefano Casadevall Puig, Eusebio Codina Millá, Giovanni Codinachs Tuneu, Raimondo Novich Rabionet, Giuseppe Maria Ormo Seró, Teodoro Ruiz de Larrinaga García, Giovanni Sánchez Munárriz, Emanuele Torras Sais, Emanuele Buil Lalueza, Alfonso Miquel Garriga, religiosi.
Nella cittadina di Almazora vicino a Castellón de la Plana sulla costa spagnola, beato Giovanni Agramunt, sacerdote dell’Ordine dei Chierici regolari delle Scuole Pie e martire nella medesima persecuzione.
Presso il villaggio di Albocásser nella medesima regione in Spagna, beato Modesto García Martí, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e martire, che durante la persecuzione contro la fede coronò con il martirio il precetto evangelico.
A Barcellona ancora in Spagna, beato Giuseppe Bonet Nadal, sacerdote della Società Salesiana e martire, che portò a termine la sua lotta per la fede sempre nella stessa persecuzione.
A Berlino in località Plötzensee in Germania, beato Giacomo Gapp, sacerdote della Società di Maria e martire, che con fermezza d’animo proclamò che le empie decisioni di un regime nemico della dignità umana e cristiana non potevano in alcun modo accordarsi con la dottrina cristiana; per questo, fu perseguitato e condannato all’esilio in Francia e in Spagna e, arrestato da agenti nemici, fu infine decapitato.