A Châlons-sur-Marne nella Gallia belgica, ora in Francia, san Memmio, venerato come primo vescovo di questa città.
A Teano in Campania, san Paride, vescovo, che si ritiene abbia retto per primo questa sede.
A Autun nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Cassiano, vescovo.
A Nazianzo in Cappadocia, nell’odierna Turchia, santa Nonna, che fu moglie del santo vescovo Gregorio il Vecchio e madre dei santi Gregorio il Teologo, Cesario e Gorgonia.
Ad Ascoli Piceno, sant’Emigdio, celebrato come primo vescovo della città e martire.
A Viviers sul Rodano in Francia, san Venanzio, vescovo.
A La Trimouille nella Sologne in Francia, san Viatore, eremita.
In località Maserfield, chiamata poi dal suo nome Oswestry, nello Shrewsbury in Inghilterra, sant’Osvaldo, martire, che, re di Northumbria, insigne nell’arte militare, ma più ancora amante della pace, divulgò strenuamente nella regione la fede cristiana e fu ucciso in odio a Cristo mentre combatteva contro i pagani.
A Montegranaro nelle Marche, beato Francesco Zanfredini, detto Cecco da Pesaro, del Terz’Ordine di San Francesco, che, distribuiti tutti i suoi beni ai poveri, fu per circa cinquant’anni modello di penitenza, preghiera e buone opere nell’eremo da lui costruito.
Presso San Severino sempre nelle Marche, santa Margherita, vedova.
Nel braccio di mare antistante Rochefort sulla costa francese, beato Pietro Michele Noël, sacerdote di Rouen e martire, che, durante la rivoluzione francese, disumanamente detenuto in una galera a causa del suo sacerdozio, morì consunto da grave malattia.