A Tripoli in Fenicia, ora in Libano, san Leonzio soldato, che, sottoposto in carcere ad atroci torture, ottenne la corona dei martiri.
In Africa, santi Ciriaco e Paola, martiri.
A Bordeaux in Aquitania, in Francia, sant’Amando, vescovo, che istruì nella dottrina della verità e battezzò san Paolino da Nola, che spesso lo lodò.
Sul monte Gemmariaro presso Sciacca in Sicilia occidentale, san Calogero, eremita.
A Schönau nella Renania in Germania, santa Elisabetta, vergine, insigne nell’osservanza della vita monastica.
A Mantova, beata Osanna Andreasi, vergine, che, vestito l’abito delle Suore della Penitenza di San Domenico, unì con mirabile sapienza la contemplazione delle cose divine con le occupazioni terrene e la cura delle buone opere.
A Padova, san Gregorio Barbarigo, vescovo, che istituì il seminario per i chierici, insegnò il catechismo ai fanciulli nel loro dialetto, celebrò un sinodo, tenne colloqui con il suo clero e aprì molte scuole, dimostrandosi generoso con tutti, severo con se stesso.