A Roma nel cimitero di Callisto sulla via Appia, commemorazione di san Tarcisio, martire: per difendere la santissima Eucaristia di Cristo che una folla inferocita di pagani tentava di profanare, preferì essere lapidato a morte piuttosto che lasciare le sacre specie ai cani.
A Nicomedia in Bitinia, nell’odierna Turchia, santi Stratone, Filippo ed Eutichiano, martiri.
Commemorazione di sant’Alipio, vescovo di Tagaste in Numidia, nell’odierna Algeria, che fu dapprima allievo di sant’Agostino e poi suo compagno nella conversione, collega nel ministero pastorale, strenuo commilitone nelle lotte contro l’eresia e infine compartecipe della gloria celeste.
A Milano, san Simpliciano, vescovo, che sant’Ambrogio designò come suo successore e sant’Agostino celebrò con lodi.
A Hildesheim nella Sassonia in Germania, sant’Altfrido, vescovo, che costruì la cattedrale e favorì la costruzione di monasteri.
A Székesfehérvár in Pannonia, nell’odierna Ungheria, anniversario della morte di santo Stefano, re di Ungheria, la cui memoria si celebra domani.
A Cracovia in Polonia, san Giacinto, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, che fu designato da san Domenico a propagare l’Ordine in quella nazione e insieme ai compagni il beato Ceslao ed Enrico il Germanico predicò il Vangelo in Boemia e in Slesia.
A Savigliano in Piemonte, beato Aimone Taparelli, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, instancabile difensore della verità.
A Pallanza presso Novara, beata Giuliana da Busto Arsizio, vergine dell’Ordine di Sant’Agostino, insigne per l’invitta forza d’animo, la mirabile pazienza e l’assidua contemplazione delle realtà celesti.
A Roma, san Stanislao Kostka, che, di origine polacca, spinto dal desiderio di entrare nella Compagnia di Gesù fuggì dalla casa paterna e si recò a piedi a Roma, dove, ammesso nel noviziato da san Francesco Borgia, morì in fama di santità, stremato in breve tempo nel prestare i più umili servizi.
Nella cittadina di Wenga presso Busira nel Congo Belga, ora Repubblica Democratica del Congo, beato Isidoro Bakanja, martire, che, giovane iniziato al cristianesimo, coltivò con diligenza la fede e la testimoniò con grande coraggio durante il suo lavoro; per questo, in odio alla religione cristiana fu sottoposto a continue fustigazioni da parte del direttore della compagnia coloniale e morì pochi mesi più tardi, perdonando il suo persecutore.
In località Chalchihuites nel territorio di Durango in Messico, santi martiri Luigi Batis Sáinz, sacerdote, Emanuele Morales, padre di famiglia, Salvatore Lara Puente e Davide Roldán Lara, uccisi in odio alla fede durante la persecuzione messicana.
A Barbastro vicino a Huesca nell’Aragona in Spagna, beati Ludovico Masferrer Vila, sacerdote, e diciannove compagni, martiri, che, religiosi della Congregazione dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria, durante la persecuzione contro la Chiesa, affidarono la loro vita a Cristo e abbracciarono nella gloria di Dio i loro confratelli uccisi il giorno prima nello stesso luogo.
I loro nomi sono: beati Giuseppe Maria Blasco Juan, Alfonso Sorribes Texidó, accoliti; Giuseppe Maria Badia Mateu, Giuseppe Figuero Beltrán, Edoardo Ripoll Diego, Francesco Maria Roura Farró, Gesù Agostino, Viela Ezcurdìa, lettori; Giuseppe Maria Amorós Hernández, Giovanni Baixeras Berenguer, Raffaele Briega Morales, Ludovico Escalé Binefa, Raimondo Illa Salvia, Ludovico Lladó Teixidó, Michele Masip González, Faustino Pérez García, Sebastiano Riera Coromina, Giuseppe Maria Ros Florensa; Francesco Castán Messeguer e Emanuele Martínez Jarauta, religiosi.
Nel villaggio di Almazora vicino a Castellón de la Plana sulla costa spagnola, beato Giuseppe Maria Peris Polo, sacerdote della Società dei Sacerdoti Operai Diocesani e martire, che, ucciso nel cimitero, conseguì nella stessa persecuzione la palma del martirio.
A Madrid sempre in Spagna, beata Maria del Santuario di San Luigi Gonzaga (Elvira) Moragas Cantarero, vergine dell’Ordine delle Carmelitane Scalze e martire nella medesima persecuzione.
Sempre a Madrid, beato Domenico (Agostino) Hurtado Soler, sacerdote del Terz’Ordine Cappuccino della beata Vergine Addolorata e martire, che per aver testimoniato Cristo ricevette la corona della gloria.
Nel villaggio di Motril presso Granada sulla costa spagnola, beato Vincenzo Soler, sacerdote dell’Ordine degli Agostiniani Recolletti e martire, che fu condannato a morte nella stessa persecuzione insieme ad altri compagni di prigionia da lui piamente preparati alla morte e trionfò in Cristo, fucilato davanti al muro del cimitero.
Nel villaggio di Palma de Gandía nel territorio di Valencia sempre in Spagna, beato Carmelo Sastre Sastre, sacerdote e martire, che nella stessa persecuzione, seguendo le orme di Cristo, raggiunse per sua grazia il premio della vita eterna.
Nella cittadina di Tárrega vicino a Barcellona sempre in Spagna, beato Giacomo Bonet Nadal, sacerdote della Società Salesiana e martire, che, come fedele discepolo, nel sangue di Cristo meritò la salvezza.
A Padova, beato Claudio (Riccardo) Granzotto, religioso dell’Ordine dei Frati Minori, che unì l’esercizio della professione religiosa al suo mestiere di scultore e raggiunse in pochi anni la perfezione nell’imitazione di Cristo.