In Africa, santi Casto ed Emilio, martiri, che conclusero la loro passione nel fuoco. Come scrive san Cipriano, vinti in un primo combattimento, il Signore li rese in una seconda prova vincitori, facendoli più forti di quelle fiamme a cui i corpi avevano precedentemente ceduto.
A Gumenek nel Ponto, nell’odierna Turchia, san Basilisco, vescovo e martire.
Nell’isola di Corsica, commemorazione di santa Giulia, vergine e martire.
Nel territorio di Aire-sur-le-Lys nella regione dell’Aquitania, in Francia, santa Quiteria, vergine.
Ad Angoulême sempre in Aquitania, sant’Ausonio, ritenuto primo vescovo di questa città.
A Limoges ancora in Aquitania, san Lupo, vescovo, che sottoscrisse la fondazione del monastero di Solesme.
A Parma, san Giovanni, abate, che, seguendo i consigli di san Maiólo di Cluny, fissò nel suo cenobio molti precetti per promuovere l’osservanza della disciplina monastica.
A Pistoia, sant’Attone, vescovo, che, abate nell’Ordine di Vallombrosa, fu poi posto alla guida della Chiesa di Pistoia.
A Firenze, beata Umiltà (Rosanna), che, con il consenso del marito, visse dodici anni come reclusa; su richiesta del vescovo, poi, costruì un monastero di cui divenne badessa e che associò all’Ordine di Vallombrosa.
A Londra in Inghilterra, beato Giovanni Forest, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori e martire, che subì il martirio sotto il re Enrico VIII per aver difeso l’unità della Chiesa cattolica, bruciato vivo sul rogo nella piazza di Smithfield insieme a delle sacre immagini lignee.
Nella città di Kori in Giappone, beati Pietro dell’Assunzione, dell’Ordine dei Frati Minori, e Giovanni Battista Machado, sacerdoti e martiri, che, per avere esercitato clandestinamente il loro ministero, furono decapitati in odio alla fede cristiana.
A Omura sempre in Giappone, beato Mattia da Aríma, martire, che, catechista, essendosi rifiutato di tradire un altro missionario, fu torturato fino alla morte.
Nel regno dell’An Nam, ora Viet Nam, san Michele Ho Dình Hy, martire, che, mandarino, ufficiale imperiale e catechista, denunciato come cristiano, morì decapitato dopo atroci supplizi.
Nella città di An-Xà nel Tonchino, ora Viet Nam, san Domenico Ngôn, martire, che, padre di famiglia e contadino, si inginocchiò e adorò la croce che i soldati gli avevano ordinato di calpestare e, avendo professato senza paura davanti al giudice la propria fede cristiana, fu immediatamente decapitato.
A Lucca, beata Maria Domenica Bruna Barbantini, religiosa, che fondò la Congregazione delle Suore Ministre degli Infermi di San Camillo.