Parimenti si commemorano i moltissimi martiri, che, dopo la morte di san Simeone, in tutta la Persia morirono per il nome di cristo trafitti con la spada per ordine del medesimo re Sabor II; tra questi sant’Ustazhad che, eunuco di corte e precettore dello stesso Sabor, subì il martirio nella reggia di Artaserse, fratello di Sabor, alle prime avvisaglie delle persecuzioni nella provincia dell’Adiabene, nel territorio dell’odierno Iraq.
A Melitene nell’antica Armenia, sant’Acacio, vescovo, che, per aver difeso la retta fede nel Concilio di Efeso contro Nestorio, fu ingiustamente deposto dalla sua sede.
A Vienne in Burgundia, nell’odierna Francia, san Pantágato, vescovo.
Nell’isola di Eigg nelle Ebridi al largo della Scozia, santi Donnáno, abate, e cinquantadue compagni monaci, uccisi con il fuoco o con la spada dai pirati mentre celebravano la solennità della Pasqua.
A Córdova nell’Andalusia in Spagna, santi martiri Elia, anziano sacerdote, Paolo e Isidoro, monaci di ancor giovane età, uccisi durante la persecuzione dei Mori per aver professato la fede cristiana.
Nel monastero di Molesme in Francia, san Roberto, abate, che, alla ricerca di una vita monastica più semplice e austera, già instancabile fondatore e rettore di cenobi, nonché guida di eremiti e insigne riformatore della disciplina regolare, fondò un monastero cistercense, del quale fu primo abate e, ritornato poi a Molesme in qualità di abate, qui riposò in pace.
Nel monastero di Chaise-Dieu presso Clermont-Ferrand in Francia, san Roberto, abate, che radunò alcuni confratelli nello luogo stesso in cui viveva in solitudine, guadagnando molte anime al Signore con la parola della predicazione e con il suo esempio di vita.
A Perugia, beato Giacomo da Cerqueto, sacerdote dell’Ordine deli Eremiti di Sant’Agostino, che offrì un esempio di serena sopportazione delle infermità.
A Pisa, beata Chiara Gambacorti, che, ancora giovane, rimasta vedova del marito, su esortazione di santa Caterina da Siena, fondò qui il primo monastero domenicano di stretta osservanza e, perdonati gli assassini del padre e dei suoi fratelli, governò le consorelle con prudenza e carità.
A Madrid in Spagna, beata Marianna di Gesù Navarro de Guevara, vergine, che, superati i contrasti con il padre, vestì l’abito dell’Ordine della Beata Maria Vergine della Mercede, offrendo preghiere e penitenze per i poveri e gli oppressi.
A Londra in Inghilterra, beato Enrico Heath, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori e martire, consegnato al carnefice a Tyburn sotto il re Carlo I solo perché sacerdote.
A Sault nel Québec in Canada, beata Caterina Tekakwitha, vergine, che, nata tra gli Indiani nativi del luogo, fu battezzata nel giorno di Pasqua e, benché perseguitata da molte minacce e da vessazioni, offrì a Dio quella purezza che quando non era ancora divenuta cristiana si era già impegnata a conservare.