A Roma nel cimitero di Priscilla sulla via Salaria nuova, san Siricio, papa, che sant’Ambrogio loda come vero maestro, in quanto, portando il fardello di tutti coloro che sono gravati della responsabilità episcopale, li istruì negli insegnamenti dei Padri, che confermò anche con la sua autorità apostolica.
Ad Adrianopoli in Paflagonia, nell’odierna Turchia, sant’Alipio, diacono e stilita, che morì quasi centenario.
A Costanza nella Svevia in Germania, san Corrado, vescovo, che, ottimo pastore del suo gregge, con i suoi beni provvide largamente alla Chiesa e ai poveri.
A Sparta nel Peloponneso in Grecia, san Nicone, monaco, che, dopo aver condotto in Asia vita cenobitica ed eremitica, si adoperò con zelo evangelico per riportare i costumi cristiani nell’isola di Creta liberata dal giogo dei Saraceni e percorse poi la Grecia per predicarvi la penitenza, finché morì nel monastero di Sparta da lui fondato.
Nel monastero dei Canonici Regolari di Sixt in Borgogna, ora in Francia, beato Ponzio da Faucigny, che, un tempo abate di Abondance, lasciato l’incarico, volle morire come semplice religioso.
Ad Apt nella Provenza in Francia, beata Delfina, che, moglie di sant’Elzearo di Sabran, insieme al quale fece voto di castità, dopo la morte del marito visse in povertà e dedita alla preghiera.
A York in Inghilterra, beati martiri Ugo Taylor, sacerdote, e Marmaduc Bowes, che salirono al patibolo sotto la regina Elisabetta I, il primo, ancor giovane, per essere entrato in Inghilterra da sacerdote, l’altro, anziano, per averlo aiutato.
A Bisignano in Calabria, sant’Umile (Luca Antonio) Pirozzo, religioso dell’Ordine dei Frati Minori, insigne per lo spirito di profezia e le frequenti estasi.
Nella città di Nam Dinh nel Tonchino, ora Viet Nam, santi Tommaso Dinh Viet Du e Domenico Nguy n Van (Doàn) Xuyên, sacerdoti dell’Ordine dei Predicatori e martiri, che furono decapitati insieme per decreto dell’imperatore Minh Mang.
A Bassano vicino a Vicenza, beata Gaetana Sterni, religiosa, che, rimasta vedova ancora giovane, si diede interamente al servizio dei poveri e istituì la Congregazione delle Suore della Divina Volontà per l’assistenza ai poveri e ai malati.
A Roma, beato Giacomo Alberione, sacerdote, che, sommamente sollecito per l’evangelizzazione, si dedicò con ogni mezzo a volgere gli strumenti della comunicazione sociale