A Cartagine, nell’odierna Tunisia, santi martiri Successo, Paolo e Lucio, vescovi, che parteciparono al Concilio tenutosi in questa città e subirono il martirio sotto l’imperatore Decio.
A Nicea in Bitinia, nell’odierna Turchia, santi Cosconio, Zenone e Melanippo, martiri.
A Foix nella Gallia narbonense, nell’odierna Francia, transito di san Volusiano, vescovo di Tours, che, catturato dai Goti, in esilio rese lo spirito a Dio.
Nel monastero di Lure in Burgundia, nell’odierna Francia, san Deícolo, abate: di origine irlandese e discepolo di san Colombano, si tramanda che abbia fondato quel cenobio.
A Cremona, beato Facio, che, orefice, da Verona sua patria, venne in questa città per dedicarsi interamente a opere di penitenza, pellegrinaggi e al conforto dei malati.
A Morbegno sulle Alpi in Lombardia, beato Andrea da Peschiera Grego, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, che a lungo percorse a piedi tutta la regione, vivendo sobriamente tra i poveri e conciliandosi fraternamente gli animi di tutti.
A L’Aquila, beata Cristina (Mattia) Ciccarelli, vergine dell’Ordine di Sant’Agostino.
A Braunsberg in Prussia, beata Regina Protmann, vergine, che, presa d’amore per i poveri, si adoperò molto al servizio dei bisognosi e fondò la Congregazione delle Suore di Santa Caterina.
Ad Avrillé presso Angers in Francia, beate Felicita Pricet, Monica Pichery, Carlotta Lucas e Vittoria Gusteau, martiri, che, mentre infuriava la rivoluzione francese, furono fucilate in odio alla fede cristiana.
A Cascia in Umbria, beata Maria Teresa (Maria Giovanna) Fasce, badessa del monastero dell’Ordine di Sant’Agostino, che con ogni cura unì l’ascesi e la contemplazione alle opere di carità verso i pellegrini e i bisognosi.