A Roma nel cimitero di Ponziano sulla via Portuense, santi Abdon e Sennen, martiri.
A Cesarea in Cappadocia, nell’odierna Turchia, santa Giulitta, martire, data al rogo per avere rigettato con fermezza l’ordine del giudice di offrire incenso agli idoli.
A Taburba nell’odierna Tunisia, sante Massima, Donatilla e Seconda, vergini e martiri, delle quali le prime due, durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano, respinsero senza timore l’ordine del cesare di sacrificare agli idoli e, per sentenza del proconsole Anulino, furono dapprima esposte alle fiere insieme alla piccola Seconda e poi sgozzate con la spada.
Ad Auxerre nella Gallia lugdunense, in Francia, sant’Orso, vescovo.
A Gistel nelle Fiandre, nel territorio dell’odierno Belgio, santa Godeleva, martire, che, sposata con il signore del luogo, patì molto da parte del marito e di sua suocera, prima di finire strangolata da due domestici.
A Caleruega nella Castiglia in Spagna, commemorazione del beato Manno Guzmán, sacerdote, che fu fratello di san Domenico, suo collaboratore nel propagare l’Ordine dei Predicatori e saggio consigliere delle monache.
A Londra in Inghilterra, beati Edoardo Powell, Riccardo Featherstone e Tommaso Abel, sacerdoti e martiri, che, dottori in sacra teologia, si opposero al divorzio richiesto dal re Enrico VIII e perseverarono tenacemente nella fedeltà al Romano Pontefice; per questo, dopo essere stati condotti prigionieri nella Torre della città, furono appesi al patibolo a Smithfield.
Nel villaggio di Daying vicino a Zaoqiang nella provincia dello Hebei in Cina, san Giuseppe Yuan Gengyin, martire, che, venditore nei mercati locali, fu ucciso per il nome di Cristo durante la persecuzione dei Boxer.
In località Calafell vicino a Tarragona sulla costa spagnola, beati martiri Braulio Maria (Paolo) Corres Díaz de Cerio, sacerdote, e quattordici compagni dell’Ordine di San Giovanni di Dio, che, catturati durante la persecuzione contro i religiosi, meritarono la beatissima corona del martirio perdonando i loro nemici.
I loro nomi sono: beati Giuliano (Michele) Carrasquer Fos, Eusebio (Antonio) Forcades Ferraté, Costante (Saturnino) Roca Huguet, Benedetto Giuseppe Labre (Arsenio) Mañoso González, Vincenzo de’ Paoli Canelles Vives, religiosi; Tommaso Urdánoz Áldaz, Raffaele Flamarique Salinas, Antonio Llauradó Parisi, Emanuele López Orbara, Ignazio Tejero Molina, Enrico Beltrán Llorca, Domenico Pitarch Gurrea, Antonio Sanchís Silvestre, Emanuele Jiménez Salado, novizi.
Nella cittadina di Castelserás vicino a Teruel sempre in Spagna, beati martiri Giuseppe Maria Muro Sanmiguel, sacerdote, Gioacchino Prats Baltueña, religioso, dell’Ordine dei Predicatori, e Zosimo Izquierdo Gil, sacerdote, che conseguirono per Cristo il premio glorioso durante la stessa persecuzione contro la fede.
A Barcellona sempre in Spagna, beato Sergio Cid Pazo, sacerdote della Società Salesiana e martire, che, sempre nella medesima persecuzione, morì per la sua coraggiosa testimonianza di fede.
A Padova, san Leopoldo (Bogdano) da Castronuovo Mandic, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che arse di zelo per l’unità dei cristiani e dedicò tutta la vita al ministero della riconciliazione.
A Guadalajara in Messico, beata Maria Vincenza di Santa Dorotea Chávez Orozco, vergine, che fondò l’Istituto delle Serve dei Poveri e, confidando solo nell’aiuto di Dio e della Provvidenza, diede testimonianza di umanità e premura per gli afflitti e i poveri.
Nello stesso luogo, beata Maria di Gesù Sacramentato Venegas de la Torre, vergine, che per cinquantaquattro anni si dedicò alla cura degli infermi in un piccolo ospedale per i poveri, nel quale fondò la Congregazione delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù.