“Venti, sessanta, cent’anni… questa è la vita. A che serve se sbagliamo direzione?”
Le parole del beato don Pino Puglisi – ucciso nel 1993 da Cosa nostra a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale – introducono il seminario sulla direzione spirituale in corso a Palermo (22-25 aprile). Vede la partecipazione di oltre 150 persone, tra direttori spirituali, formatori nei seminari e negli Istituti di vita consacrata, parroci, giovani sacerdoti, seminaristi ed educatori.
“Per parlare alla gente di Cristo, dobbiamo cercare di presentare la sua figura da innamorati” ha esordito – con parole di Puglisi – mons. Domenico Dal Molin, direttore dall’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni che ha promosso il seminario, dal titolo Accompagnare i giovani al coraggio delle scelte sullo stile del beato Pino Puglisi.
La straordinaria figura del Beato “nella sua bellezza, umanità e umiltà”, ha spiegato Dal Molin, è “testimonianza di santità semplice, convince non per aver compiuto cose straordinarie, ma per aver vissuto un’armonia profonda tra fede e vita, donata fino all’estremo”.
Tra i partecipanti al seminario, soprattutto sacerdoti, sia diocesani (52) che religiosi (57), religiose (43), laici (38) e seminaristi degli ultimi anni di teologia (11).
La proposta si caratterizza come condivisione di alcuni giorni di studio teorico-pratico, di preghiera, di fraternità e comunione. Offre una serie di spunti teologici, spirituali e pastorali che, uniti a concreti orientamenti psico-pedagogici, possono aiutare l’educatore nel servizio di accompagnamento spirituale e vocazionale.“Venti, sessanta, cent’anni… questa è la vita. A che serve se sbagliamo direzione?”
Le parole del beato don Pino Puglisi – ucciso nel 1993 da Cosa nostra a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale – introducono il seminario sulla direzione spirituale in corso a Palermo (22-25 aprile). Vede la partecipazione di oltre 150 persone, tra direttori spirituali, formatori nei seminari e negli Istituti di vita consacrata, parroci, giovani sacerdoti, seminaristi ed educatori.
“Per parlare alla gente di Cristo, dobbiamo cercare di presentare la sua figura da innamorati” ha esordito – con parole di Puglisi – mons. Domenico Dal Molin, direttore dall’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni che ha promosso il seminario, dal titolo Accompagnare i giovani al coraggio delle scelte sullo stile del beato Pino Puglisi.
La straordinaria figura del Beato “nella sua bellezza, umanità e umiltà”, ha spiegato Dal Molin, è “testimonianza di santità semplice, convince non per aver compiuto cose straordinarie, ma per aver vissuto un’armonia profonda tra fede e vita, donata fino all’estremo”.
Tra i partecipanti al seminario, soprattutto sacerdoti, sia diocesani (52) che religiosi (57), religiose (43), laici (38) e seminaristi degli ultimi anni di teologia (11).
La proposta si caratterizza come condivisione di alcuni giorni di studio teorico-pratico, di preghiera, di fraternità e comunione. Offre una serie di spunti teologici, spirituali e pastorali che, uniti a concreti orientamenti psico-pedagogici, possono aiutare l’educatore nel servizio di accompagnamento spirituale e vocazionale.