Beato l’uomo che medita la legge del Signore giorno e notte:
darà frutto a suo tempo. (Cf. Sal 1,2-3)
O Dio, che hai dato al santo presbitero Girolamo
un amore soave e vivo per la Sacra Scrittura,
fa’ che il tuo popolo si nutra sempre più largamente
della tua parola e trovi in essa la fonte della vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Dal libro di Giobbe
Gb 38,1.12-21; 40,3-5
Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano:
«Da quando vivi, hai mai comandato al mattino
e assegnato il posto all’aurora,
perché afferri la terra per i lembi
e ne scuota via i malvagi,
ed essa prenda forma come creta premuta da sigillo
e si tinga come un vestito,
e sia negata ai malvagi la loro luce
e sia spezzato il braccio che si alza a colpire?
Sei mai giunto alle sorgenti del mare
e nel fondo dell’abisso hai tu passeggiato?
Ti sono state svelate le porte della morte
e hai visto le porte dell’ombra tenebrosa?
Hai tu considerato quanto si estende la terra?
Dillo, se sai tutto questo!
Qual è la strada dove abita la luce
e dove dimorano le tenebre,
perché tu le possa ricondurre dentro i loro confini
e sappia insegnare loro la via di casa?
Certo, tu lo sai, perché allora eri già nato
e il numero dei tuoi giorni è assai grande!».
Giobbe prese a dire al Signore:
«Ecco, non conto niente: che cosa ti posso rispondere?
Mi metto la mano sulla bocca.
Ho parlato una volta, ma non replicherò,
due volte ho parlato, ma non continuerò».
Parola di Dio.
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie. R.
Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti. R.
Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra. R.
Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere. R.
Alleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore. (Cf. Sal 94 (95), 8ab)
Alleluia.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,13-16
In quel tempo, Gesù disse:
«Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!
Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».
Parola del Signore.
Concedi a noi, o Signore,
che sull’esempio di san Girolamo
abbiamo meditato la tua parola,
di accostarci con fede viva al tuo altare,
per offrirti il sacrificio di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
Signore Dio, quando le tue parole mi vennero incontro,
le divorai con avidità;
la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore. (Ger 15,16)
I divini misteri che abbiamo ricevuto
nella gioiosa memoria di san Girolamo
risveglino, o Signore, i cuori dei tuoi fedeli,
perché, meditando i santi insegnamenti,
comprendano il cammino da seguire
e, seguendolo, ottengano la vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.