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martedì 08 Febbraio 2022

Messa del Giorno

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Colore Liturgico Verde

Antifona

Venite: prostrati adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il Signore, nostro Dio. (Cf. Sal 94,6-7)
 
 

Colletta

Custodisci sempre con paterna bontà
la tua famiglia, o Signore,
e poiché unico fondamento della nostra speranza
è la grazia che viene da te,
aiutaci sempre con la tua protezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Prima Lettura

Tu hai detto, Signore: «Lì porrò il mio nome!». Ascolta la supplica del tuo popolo Israele.

Dal primo libro dei Re
1Re 8,22-23.27-30
 
 In quei giorni, Salomone si pose davanti all’altare del Signore, di fronte a tutta l’assemblea d’Israele e, stese le mani verso il cielo, disse:
«Signore, Dio d’Israele, non c’è un Dio come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l’alleanza e la fedeltà verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore.
 Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruito!
 Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore, mio Dio, per ascoltare il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te! Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto: “Lì porrò il mio nome!”. Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo.
 Ascolta la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali nel luogo della tua dimora, in cielo; ascolta e perdona!».
 
Parola di Dio.
 
 

Salmo Responsoriale
Dal Sal 83 (84)

R. Quanto sono amabili, Signore, le tue dimore!

L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente. R.
 
 Anche il passero trova una casa
 e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
 presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
 mio re e mio Dio.    R.
 
 Beato chi abita nella tua casa:
 senza fine canta le tue lodi.
 Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,
 guarda il volto del tuo consacrato. R.
 
 Sì, è meglio un giorno nei tuoi atri
 che mille nella mia casa;
 stare sulla soglia della casa del mio Dio
 è meglio che abitare nelle tende dei malvagi. R.
 
 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Piega il mio cuore, o Dio, verso i tuoi insegnamenti;
donami la grazia della tua legge. (Sal 118 (119), 36.29b)

Alleluia.

Vangelo

Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 7,1-13
 
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».
 
Parola del Signore.
 

Sulle offerte

Signore Dio nostro,
il pane e il vino, che hai creato
a sostegno della nostra debolezza,
diventino per noi sacramento di vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

Ringraziamo il Signore per il suo amore,
per le sue meraviglie a favore degli uomini,
perché ha saziato un animo assetato,
un animo affamato ha ricolmato di bene. (Cf. Sal 106,8-9)
 
Oppure:
 
Beati quelli che sono nel pianto:
saranno consolati.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia:
saranno saziati. (Mt 5,4.6)

Dopo la comunione

O Dio, che ci hai resi partecipi
di un solo pane e di un solo calice,
fa’ che uniti a Cristo in un solo corpo
portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore.

Colore Liturgico Bianco

Antifona

«Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite:
a chi è come loro appartiene il regno di Dio»,
dice il Signore. (Mc 10,14)

Oppure:

Chi osserverà e insegnerà i precetti del Signore
sarà grande nel regno dei cieli. (Cf. Mt 5,19)

Colletta

O Dio, Padre di misericordia,
che hai dato agli orfani san Girolamo [Emiliani]
come sostegno e padre,
concedi a noi per sua intercessione
di custodire fedelmente lo spirito di adozione,
per il quale ci chiamiamo e siamo realmente tuoi figli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Prima Lettura

Tu hai detto, Signore: «Lì porrò il mio nome!». Ascolta la supplica del tuo popolo Israele.

Dal primo libro dei Re
1Re 8,22-23.27-30
 
 In quei giorni, Salomone si pose davanti all’altare del Signore, di fronte a tutta l’assemblea d’Israele e, stese le mani verso il cielo, disse:
«Signore, Dio d’Israele, non c’è un Dio come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l’alleanza e la fedeltà verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore.
 Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruito!
 Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore, mio Dio, per ascoltare il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te! Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto: “Lì porrò il mio nome!”. Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo.
 Ascolta la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali nel luogo della tua dimora, in cielo; ascolta e perdona!».
 
Parola di Dio.
 
 

Salmo Responsoriale
Dal Sal 83 (84)

R. Quanto sono amabili, Signore, le tue dimore!

L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente. R.
 
 Anche il passero trova una casa
 e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
 presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
 mio re e mio Dio.    R.
 
 Beato chi abita nella tua casa:
 senza fine canta le tue lodi.
 Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,
 guarda il volto del tuo consacrato. R.
 
 Sì, è meglio un giorno nei tuoi atri
 che mille nella mia casa;
 stare sulla soglia della casa del mio Dio
 è meglio che abitare nelle tende dei malvagi. R.
 
 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Piega il mio cuore, o Dio, verso i tuoi insegnamenti;
donami la grazia della tua legge. (Sal 118 (119), 36.29b)

Alleluia.

Vangelo

Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 7,1-13
 
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».
 
Parola del Signore.
 

Sulle offerte

Accogli, o Signore,
l’offerta che il popolo a te consacrato
ti presenta nella memoria di san Girolamo,
e per la partecipazione a questi misteri
donaci di esprimere nella vita la forza del tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

«Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini,
non entrerete nel regno dei cieli», dice il Signore. (Mt 18,3)

Oppure:

«Chi segue me, non camminerà nelle tenebre,
ma avrà la luce della vita», dice il Signore. (Gv 8,12)

Dopo la comunione

Questo santo convito ci sostenga,
Dio onnipotente,
perché, sull’esempio di san Girolamo,
testimoniamo nelle intenzioni e nelle opere
la luce della tua verità e l’amore verso i fratelli.
Per Cristo nostro Signore.

Colore Liturgico Bianco

Antifona

Questa è la vergine saggia,
una delle vergini prudenti
che andò incontro a Cristo
con la lampada accesa. (Cf. Mt 25,1-13)

Oppure:

Come sei bella, o vergine di Cristo,
degna di ricevere la corona del Signore,
la corona della verginità eterna.
 

Colletta

O Dio, che hai elevato santa Giuseppina [Bakhita]
dalla misera condizione di schiava
alla dignità di figlia tua e sposa di Cristo,
concedi che, sul suo esempio,
seguiamo con amore fedele il Signore Gesù crocifisso
e, dediti alle opere di misericordia,
perseveriamo nella carità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Prima Lettura

Tu hai detto, Signore: «Lì porrò il mio nome!». Ascolta la supplica del tuo popolo Israele.

Dal primo libro dei Re
1Re 8,22-23.27-30
 
 In quei giorni, Salomone si pose davanti all’altare del Signore, di fronte a tutta l’assemblea d’Israele e, stese le mani verso il cielo, disse:
«Signore, Dio d’Israele, non c’è un Dio come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l’alleanza e la fedeltà verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore.
 Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruito!
 Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore, mio Dio, per ascoltare il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te! Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto: “Lì porrò il mio nome!”. Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo.
 Ascolta la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali nel luogo della tua dimora, in cielo; ascolta e perdona!».
 
Parola di Dio.
 
 

Salmo Responsoriale
Dal Sal 83 (84)

R. Quanto sono amabili, Signore, le tue dimore!

L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente. R.
 
 Anche il passero trova una casa
 e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
 presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
 mio re e mio Dio.    R.
 
 Beato chi abita nella tua casa:
 senza fine canta le tue lodi.
 Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,
 guarda il volto del tuo consacrato. R.
 
 Sì, è meglio un giorno nei tuoi atri
 che mille nella mia casa;
 stare sulla soglia della casa del mio Dio
 è meglio che abitare nelle tende dei malvagi. R.
 
 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Piega il mio cuore, o Dio, verso i tuoi insegnamenti;
donami la grazia della tua legge. (Sal 118 (119),36.29b)

Alleluia.

Vangelo

Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 7,1-13
 
In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».
 
Parola del Signore.
 

Sulle offerte

O Dio, mirabile nei tuoi santi,
accogli questi doni che ti presentiamo nel ricordo di santa Giuseppina
e come ti fu gradita la sua testimonianza verginale,
ti sia ben accetta l’offerta del nostro sacrificio.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

Ecco lo sposo che viene: andate incontro a Cristo Signore. (Cf. Mt 25,6)

Oppure:

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita. (Sal 26,4)

Dopo la comunione

Rinvigoriti dalla partecipazione ai santi doni,
ti preghiamo, Signore Dio nostro:
fa’ che sull’esempio di santa Giuseppina
portiamo nel nostro corpo
la passione di Cristo Gesù,
per aderire a te, unico e sommo bene.
Per Cristo nostro Signore.