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giovedì 25 Aprile 2024

Ufficio delle letture

SAN MARCO,  EVANGELISTA - FESTA - LITURGIA PROPRIA
Grandezza Testo A A A
V.
O Dio, vieni a salvarmi

R.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
O apostoli di Cristo,
colonna e fondamento
della città di Dio!
Dall’umile villaggio
di Galilea salite
alla gloria immortale.
Vi accoglie nella santa
Gerusalemme nuova
la luce dell’Agnello.
La Chiesa che adunaste
col sangue e la parola
vi saluta festante;
ed implora: fruttifichi
il germe da voi sparso
per i granai del cielo.
Sia gloria e lode a Cristo,
al Padre ed allo Spirito,
nei secoli dei secoli. Amen.
1 ant.
Nel mondo intero si è diffuso il loro annunzio;
          ai confini della terra la loro parola,
          alleluia.
SALMO 18 A
I cieli narrano la gloria di Dio, *
   e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio *
    e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Non è linguaggio e non sono parole, *
    di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce *
    e ai confini del mondo la loro parola.
Là pose una tenda per il sole †
    che esce come sposo dalla stanza nuziale, *
    esulta come prode che percorre la via.
Egli sorge da un estremo del cielo †
    e la sua corsa raggiunge l’altro estremo: *
    nulla si sottrae al suo calore.
1 ant.
Nel mondo intero si è diffuso il loro annunzio;
          ai confini della terra la loro parola,
          alleluia.
2 ant.
Hanno annunziato le opere di Dio,
          hanno proclamato le sue meraviglie,
          alleluia.
SALMO 63
Ascolta, Dio, la voce del mio lamento, *
    dal terrore del nemico preserva la mia vita.
Proteggimi dalla congiura degli empi, *
    dal tumulto dei malvagi.
Affilano la loro lingua come spada, †
    scagliano come frecce parole amare *
    per colpire di nascosto l’innocente;
lo colpiscono di sorpresa *
    e non hanno timore.
Si ostinano nel fare il male, †
    si accordano per nascondere tranelli; *
    dicono: «Chi li potrà vedere?».
Meditano iniquità, attuano le loro trame: *
    un baratro è l’uomo e il suo cuore un abisso.
Ma Dio li colpisce con le sue frecce: *
    all’improvviso essi sono feriti,
la loro stessa lingua li farà cadere; *
    chiunque, al vederli, scuoterà il capo.
Allora tutti saranno presi da timore, †
    annunzieranno le opere di Dio *
    e capiranno ciò che egli ha fatto.
Il giusto gioirà nel Signore †
    e riporrà in lui la sua speranza, *
    i retti di cuore ne trarranno gloria.
2 ant.
Hanno annunziato le opere di Dio,
          hanno proclamato le sue meraviglie,
          alleluia.
3 ant.
Hanno rivelato al mondo la giustizia di Dio:
          tutti i popoli contemplano la sua gloria,
          alleluia.
SALMO 96
Il Signore regna, esulti la terra, *
    gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono, *
    giustizia e diritto sono la base del suo trono.
Davanti a lui cammina il fuoco *
    e brucia tutt’intorno i suoi nemici.
Le sue folgori rischiarano il mondo: *
    vede e sussulta la terra.
I monti fondono come cera davanti al Signore, *
    davanti al Signore di tutta la terra.
I cieli annunziano la sua giustizia *
     e tutti i popoli contemplano la sua gloria.
Siano confusi tutti gli adoratori di statue †
    e chi si gloria dei propri idoli. *
    Si prostrino a lui tutti gli dèi!
Ascolta Sion e ne gioisce, †
    esultano le città di Giuda *
    per i tuoi giudizi, Signore.
Perché tu sei, Signore, l’Altissimo su tutta la terra, *
    tu sei eccelso sopra tutti gli dèi.
Odiate il male, voi che amate il Signore: †
    lui che custodisce la vita dei suoi fedeli *
    li strapperà dalle mani degli empi.
Una luce si è levata per il giusto, *
    gioia per i retti di cuore.
Rallegratevi, giusti, nel Signore, *
    rendete grazie al suo santo nome.
3 ant.
Hanno rivelato al mondo la giustizia di Dio:
          tutti i popoli contemplano la sua gloria,
          alleluia.
V.
Il Signore accompagna con la sua forza, alleluia,

R.
chi annunzia il messaggio di gioia, alleluia.
PRIMA LETTURA
​ Dalla lettera agli Efesini di san Paolo, apostolo
4, 1-16
La distribuzione dei vari doni nell’unico corpo
   Fratelli, vi esorto io, il prigioniero del Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo Spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
   A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per questo sta scritto:
   Ascendendo in cielo ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini (Sal 67, 19).
   Ma che significa la parola «ascese», se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le cose.
   È lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo. Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l’inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell’errore. Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo, dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità.
 
RESPONSORIO                   Cfr. 2 Pt 1, 21; Pro 2, 6
R.
Non da volontà umana fu recata a noi la profezia;

*
mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da
parte di Dio, alleluia.

V.
Il Signore dà la sapienza, dalla sua bocca esce
scienza e prudenza:

R.
mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini
da parte di Dio, alleluia.
SECONDA LETTURA

Dal trattato «Contro le eresie» di sant’Ireneo, vescovo
 
 
(Lib 1, 10, 1-3; PG 7, 550-554)
 
La proclamazione della verità
   
   La Chiesa, sparsa in tutto il mondo, fino agli ultimi confini della terra, ricevette dagli apostoli e dai loro discepoli la fede nell’unico Dio, Padre onnipotente, che fece il cielo, la terra e il mare e tutto ciò che in essi è contenuto (cfr. At 4, 24). La Chiesa accolse la fede nell’unico Gesù Cristo, Figlio di Dio, incarnatosi per la nostra salvezza. Credette nello Spirito Santo che per mezzo dei profeti manifestò il disegno divino di salvezza: e cioè la venuta di Cristo, nostro Signore, la sua nascita dalla Vergine, la sua passione e la risurrezione dai morti, la sua ascensione corporea al cielo e la sua venuta finale con la gloria del Padre. Allora verrà per «ricapitolare tutte le cose» (Ef 1, 10) e risuscitare ogni uomo, perché dinanzi a Gesù Cristo, nostro Signore e Dio e Salvatore e Re secondo il beneplacito del Padre invisibile, «ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua lo proclami» (Fil 2, 10) ed egli pronunzi su tutti il suo giudizio insindacabile.
    Avendo ricevuto, come dissi, tale messaggio e tale fede, la Chiesa li custodisce con estrema cura, tutta compatta come abitasse in un’unica casa, benché ovunque disseminata. Vi aderisce unanimemente quasi avesse una sola anima e un solo cuore. Li proclama, li insegna e li trasmette all’unisono, come possedesse un’unica bocca.
    Benché infatti nel mondo diverse siano le lingue, unica e identica è la forza della tradizione. Per cui le chiese fondate in Germania non credono o trasmettono una dottrina diversa da quelle che si trovano in Spagna o nelle terre dei Celti o in Oriente o in Egitto o in Libia o al centro del mondo. Come il sole, creatura di Dio, è unico in tutto l’universo, così la predicazione della verità brilla ovunque e illumina tutti gli uomini che vogliono giungere alla conoscenza della verità. E così tra coloro che presiedono le chiese nessuno annunzia una dottrina diversa da questa, perché nessuno è al di sopra del suo maestro.
    Si tratti di un grande oratore o di un misero parlatore, tutti insegnano la medesima verità. Nessuno sminuisce il contenuto della tradizione. Unica e identica è la fede. Perciò né il facondo può arricchirla, né il balbuziente impoverirla.
 
RESPONSORIO                     Cfr. 1 Cor 1, 17-18. 21
R.
Cristo mi ha mandato a predicare il vangelo: non
con discorsi sapienti, perché non venga resa vana la
croce di Cristo.
*
L'annunzio della croce infatti è
stoltezza per quelli che si perdono, ma per noi,
chiamati alla salvezza, è potenza di Dio, alleluia.

V.
Poiché la sapienza del mondo non ha conosciuto
Dio, egli ha voluto salvare i credenti con la stoltezza
della predicazione.

R.
L'annunzio della croce infatti è stoltezza per quelli
che si perdono, ma per noi, chiamati alla salvezza,
è potenza di Dio, alleluia.
INNO Te Deum
Noi ti lodiamo, Dio, *
   ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
   tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
   e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
   il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra *
   sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
   e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
   la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
   e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
   eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
   per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
   hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
   Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
   che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
   nell'assemblea dei santi.
*
Salva il tuo popolo, Signore, *
   guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
   lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
   di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
   in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
   pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
   non saremo confusi in eterno.
Oppure
Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem, * omnis terra venerátur.
Tibi omnes ángeli, *
   tibi cæli et univérsæ potestátes:
tibi chérubim et séraphim *
   incessábili voce proclámant:
Sanctus, * Sanctus, * Sanctus *
   Dóminus Deus Sábaoth.
Pleni sunt cæli et terra * maiestátis glóriæ tuæ.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
te prophetárum * laudábilis númerus,
te mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem terrárum *
   sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ maiestátis;
venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque * Paráclitum Spiritum.
Tu rex glóriæ, * Christe.
Tu Patris * sempitérnus es Fílius.
Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem, *
   non horruisti Vírginis úterum.
Tu, devícto mortis acúleo, *
   aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Iudex créderis * esse ventúrus.
Te ergo, quæsumus, tuis fámulis súbveni, *
   quos pretióso sánguine redemísti.
Ætérna fac cum sanctis tuis * in glória numerári.
*
Salvum fac pópulum tuum, Dómine, *
   et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per singulos dies * benedícimus te;
et laudámus nomen tuum in sæculum, *
   et in sæculum sæculi.
Dignáre, Dómine, die isto *
   sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, *
   quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: *
   non confúndar in ætérnum.
* Quest’ultima parte dell’inno si può omettere.
ORAZIONE
     O Dio, che hai glorificato il tuo evangelista Marco con il dono della predicazione apostolica, fa’ che alla scuola del vangelo impariamo anche noi a seguire fedelmente il Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
       Benediciamo il Signore.

       R.
Rendiamo grazie a Dio.