HomeLiturgia delle Ore
venerdì 13 Ottobre 2023

Ora Media

VENERDI' - XXVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - III SETTIMANA DEL SALTERIO
Grandezza Testo A A A

Ora terza

V.
O Dio, vieni a salvarmi

R.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
L'ora terza risuona
nel servizio di lode:
con cuore puro e ardente
preghiamo il Dio glorioso.
Venga su noi, Signore,
il dono dello Spirito,
che in quest'ora discese
sulla Chiesa nascente.
Si rinnovi il prodigio
di quella Pentecoste
che rivelò alle genti
la luce del tuo regno.
Sia lode al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino e unico,
nei secoli sia gloria. Amen.
1 ant.
L’abbiamo visto disprezzato:
          uomo dei dolori, che conosce il soffrire.
SALMO 21
Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza

Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai
abbandonato?
(Mt 27, 46).

I    (2-12)
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? †
   Tu sei lontano dalla mia salvezza»: *
   sono le parole del mio lamento.
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, *
   grido di notte e non trovo riposo.
Eppure tu abiti la santa dimora, *
   tu, lode di Israele.
In te hanno sperato i nostri padri, *
   hanno sperato e tu li hai liberati;
a te gridarono e furono salvati, *
   sperando in te non rimasero delusi.
Ma io sono verme, non uomo, *
   infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.
Mi scherniscono quelli che mi vedono, *
   storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si è affidato al Signore, lui lo scampi; *
   lo liberi, se è suo amico».
Sei tu che mi hai tratto dal grembo, *
   mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.
Al mio nascere tu mi hai raccolto, *
   dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.
Da me non stare lontano, †
   poiché l’angoscia è vicina *
   e nessuno mi aiuta.
1 ant.
L’abbiamo visto disprezzato:
          uomo dei dolori, che conosce il soffrire.
2 ant.
Si dividono le mie vesti,
          la mia tunica tirano a sorte.
 
II    (13-23)
Mi circondano tori numerosi, *
   mi assediano tori di Basan.
Spalancano contro di me la loro bocca *
   come leone che sbrana e ruggisce.
Come acqua sono versato, *
   sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera, *
   si fonde in mezzo alle mie viscere.
È arido come un coccio il mio palato, †
   la mia lingua si è incollata alla gola, *
   su polvere di morte mi hai deposto.
Un branco di cani mi circonda, *
   mi assedia una banda di malvagi;
hanno forato le mie mani e i miei piedi, *
   posso contare tutte le mie ossa.
Essi mi guardano, mi osservano: †
   si dividono le mie vesti, *
   sul mio vestito gettano la sorte.
Ma tu, Signore, non stare lontano, *
   mia forza, accorri in mio aiuto.
Scampami dalla spada, *
   dalle unghie del cane la mia vita.
Salvami dalla bocca del leone *
   e dalle corna dei bufali.
Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, *
   ti loderò in mezzo all’assemblea.
2 ant.
Si dividono le mie vesti,
          la mia tunica tirano a sorte.
 
3 ant.
I popoli di tutta la terra
          si prostreranno davanti a lui.
III    (24-32)
Lodate il Signore, voi che lo temete, †
    gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, *
    lo tema tutta la stirpe di Israele;
perché egli non ha disprezzato né sdegnato *
    l’afflizione del misero,
non gli ha nascosto il suo volto, *
    ma, al suo grido d’aiuto, lo ha esaudito.
Sei tu la mia lode nella grande assemblea, *
    scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati, †
    loderanno il Signore quanti lo cercano: *
    «Viva il loro cuore per sempre».
Ricorderanno e torneranno al Signore *
    tutti i confini della terra,
si prostreranno davanti a lui *
    tutte le famiglie dei popoli.
Poiché il regno è del Signore, *
    egli domina su tutte le nazioni.
A lui solo si prostreranno
      quanti dormono sotto terra, *
    davanti a lui si curveranno
      quanti discendono nella polvere.
E io vivrò per lui, *
    lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene; *
    annunzieranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno: *
    «Ecco l’opera del Signore!».
3 ant.
I popoli di tutta la terra
          si prostreranno davanti a lui.
LETTURA BREVE                                            
Rm 1, 16b-17
   Il vangelo è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. È in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede (Ab 2, 4).
V.
In Dio gioisce il nostro cuore,

R.
confidiamo nel suo santo nome.
ORAZIONE
   Signore Gesù Cristo, che all’ora terza fosti condotto al supplizio della croce per la redenzione del mondo, nella tua bontà perdona le nostre colpe passate e preservaci da quelle future. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
       Benediciamo il Signore.

       R.
Rendiamo grazie a Dio.

Ora sesta

V.
O Dio, vieni a salvarmi

R.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
L’ora sesta c’invita
alla lode di Dio:
inneggiamo al Signore
con fervore di spirito.
In quest’ora sul Golgota,
vero agnello pasquale,
Cristo paga il riscatto
per la nostra salvezza.
Dinanzi alla sua gloria
anche il sole si oscura:
risplenda la sua grazia
nell'intimo dei cuori.
Sia lode al Padre e al Figlio,
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
1 ant.
L’abbiamo visto disprezzato:
          uomo dei dolori, che conosce il soffrire.
SALMO 21
Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza

Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai
abbandonato?
(Mt 27, 46).

I    (2-12)
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? †
   Tu sei lontano dalla mia salvezza»: *
   sono le parole del mio lamento.
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, *
   grido di notte e non trovo riposo.
Eppure tu abiti la santa dimora, *
   tu, lode di Israele.
In te hanno sperato i nostri padri, *
   hanno sperato e tu li hai liberati;
a te gridarono e furono salvati, *
   sperando in te non rimasero delusi.
Ma io sono verme, non uomo, *
   infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.
Mi scherniscono quelli che mi vedono, *
   storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si è affidato al Signore, lui lo scampi; *
   lo liberi, se è suo amico».
Sei tu che mi hai tratto dal grembo, *
   mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.
Al mio nascere tu mi hai raccolto, *
   dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.
Da me non stare lontano, †
   poiché l’angoscia è vicina *
   e nessuno mi aiuta.
1 ant.
L’abbiamo visto disprezzato:
          uomo dei dolori, che conosce il soffrire.
2 ant.
Si dividono le mie vesti,
          la mia tunica tirano a sorte.
 
II    (13-23)
Mi circondano tori numerosi, *
   mi assediano tori di Basan.
Spalancano contro di me la loro bocca *
   come leone che sbrana e ruggisce.
Come acqua sono versato, *
   sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera, *
   si fonde in mezzo alle mie viscere.
È arido come un coccio il mio palato, †
   la mia lingua si è incollata alla gola, *
   su polvere di morte mi hai deposto.
Un branco di cani mi circonda, *
   mi assedia una banda di malvagi;
hanno forato le mie mani e i miei piedi, *
   posso contare tutte le mie ossa.
Essi mi guardano, mi osservano: †
   si dividono le mie vesti, *
   sul mio vestito gettano la sorte.
Ma tu, Signore, non stare lontano, *
   mia forza, accorri in mio aiuto.
Scampami dalla spada, *
   dalle unghie del cane la mia vita.
Salvami dalla bocca del leone *
   e dalle corna dei bufali.
Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, *
   ti loderò in mezzo all’assemblea.
2 ant.
Si dividono le mie vesti,
          la mia tunica tirano a sorte.
 
3 ant.
I popoli di tutta la terra
          si prostreranno davanti a lui.
III    (24-32)
Lodate il Signore, voi che lo temete, †
    gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, *
    lo tema tutta la stirpe di Israele;
perché egli non ha disprezzato né sdegnato *
    l’afflizione del misero,
non gli ha nascosto il suo volto, *
    ma, al suo grido d’aiuto, lo ha esaudito.
Sei tu la mia lode nella grande assemblea, *
    scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati, †
    loderanno il Signore quanti lo cercano: *
    «Viva il loro cuore per sempre».
Ricorderanno e torneranno al Signore *
    tutti i confini della terra,
si prostreranno davanti a lui *
    tutte le famiglie dei popoli.
Poiché il regno è del Signore, *
    egli domina su tutte le nazioni.
A lui solo si prostreranno
      quanti dormono sotto terra, *
    davanti a lui si curveranno
      quanti discendono nella polvere.
E io vivrò per lui, *
    lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene; *
    annunzieranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno: *
    «Ecco l’opera del Signore!».
3 ant.
I popoli di tutta la terra
          si prostreranno davanti a lui.
LETTURA BREVE                                   Rm 3, 21-22a
   Ora, indipendentemente dalla legge, si è manifestata
la giustizia di Dio, testimoniata dalla legge e dai profeti;
giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo,
per tutti quelli che credono in lui.
V.
I decreti del Signore sono giusti, rallegrano il cuore;

R.
il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi.
ORAZIONE
   Signore Gesù Cristo, che all’ora sesta, mentre le tenebre avvolgevano il mondo, fosti inchiodato sulla croce, vittima innocente per la nostra salvezza, donaci sempre quella luce, che guida gli uomini sulla via della vita eterna. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
       Benediciamo il Signore.

       R.
Rendiamo grazie a Dio.

Ora nona

V.
O Dio, vieni a salvarmi

R.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
L’ora nona ci chiama
al servizio divino:
adoriamo cantando
l'uno e trino Signore.
San Pietro che in quest’ora
salì al tempio a pregare,
rafforzi i nostri passi
sulla via della fede.
Uniamoci agli apostoli
nella lode perenne
e camminiamo insieme
sulle orme di Cristo.
Ascolta, Padre altissimo,
tu che regni in eterno,
con il Figlio e lo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
1 ant.
L’abbiamo visto disprezzato:
          uomo dei dolori, che conosce il soffrire.
SALMO 21
Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza

Gesù gridò a gran voce: Dio mio, perché mi hai
abbandonato?
(Mt 27, 46).

I    (2-12)
«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? †
   Tu sei lontano dalla mia salvezza»: *
   sono le parole del mio lamento.
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi, *
   grido di notte e non trovo riposo.
Eppure tu abiti la santa dimora, *
   tu, lode di Israele.
In te hanno sperato i nostri padri, *
   hanno sperato e tu li hai liberati;
a te gridarono e furono salvati, *
   sperando in te non rimasero delusi.
Ma io sono verme, non uomo, *
   infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.
Mi scherniscono quelli che mi vedono, *
   storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si è affidato al Signore, lui lo scampi; *
   lo liberi, se è suo amico».
Sei tu che mi hai tratto dal grembo, *
   mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.
Al mio nascere tu mi hai raccolto, *
   dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.
Da me non stare lontano, †
   poiché l’angoscia è vicina *
   e nessuno mi aiuta.
1 ant.
L’abbiamo visto disprezzato:
          uomo dei dolori, che conosce il soffrire.
2 ant.
Si dividono le mie vesti,
          la mia tunica tirano a sorte.
 
II    (13-23)
Mi circondano tori numerosi, *
   mi assediano tori di Basan.
Spalancano contro di me la loro bocca *
   come leone che sbrana e ruggisce.
Come acqua sono versato, *
   sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera, *
   si fonde in mezzo alle mie viscere.
È arido come un coccio il mio palato, †
   la mia lingua si è incollata alla gola, *
   su polvere di morte mi hai deposto.
Un branco di cani mi circonda, *
   mi assedia una banda di malvagi;
hanno forato le mie mani e i miei piedi, *
   posso contare tutte le mie ossa.
Essi mi guardano, mi osservano: †
   si dividono le mie vesti, *
   sul mio vestito gettano la sorte.
Ma tu, Signore, non stare lontano, *
   mia forza, accorri in mio aiuto.
Scampami dalla spada, *
   dalle unghie del cane la mia vita.
Salvami dalla bocca del leone *
   e dalle corna dei bufali.
Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, *
   ti loderò in mezzo all’assemblea.
2 ant.
Si dividono le mie vesti,
          la mia tunica tirano a sorte.
 
3 ant.
I popoli di tutta la terra
          si prostreranno davanti a lui.
III    (24-32)
Lodate il Signore, voi che lo temete, †
    gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, *
    lo tema tutta la stirpe di Israele;
perché egli non ha disprezzato né sdegnato *
    l’afflizione del misero,
non gli ha nascosto il suo volto, *
    ma, al suo grido d’aiuto, lo ha esaudito.
Sei tu la mia lode nella grande assemblea, *
    scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati, †
    loderanno il Signore quanti lo cercano: *
    «Viva il loro cuore per sempre».
Ricorderanno e torneranno al Signore *
    tutti i confini della terra,
si prostreranno davanti a lui *
    tutte le famiglie dei popoli.
Poiché il regno è del Signore, *
    egli domina su tutte le nazioni.
A lui solo si prostreranno
      quanti dormono sotto terra, *
    davanti a lui si curveranno
      quanti discendono nella polvere.
E io vivrò per lui, *
    lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene; *
    annunzieranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno: *
    «Ecco l’opera del Signore!».
3 ant.
I popoli di tutta la terra
          si prostreranno davanti a lui.
LETTURA BREVE                                  
Ef 2, 8-9
    Per grazia siete salvi mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene.
V.
Sulla terra si conosca la tua via,

R.
la tua salvezza, in tutte le nazioni.
ORAZIONE
     Signore Gesù Cristo, che al ladrone pentito facesti la grazia di passare dalla croce alla gloria del tuo regno, ricevi l’umile confessione delle nostre colpe e nell’ora della morte apri anche a noi la porta del tuo paradiso. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
   
       Benediciamo il Signore.

       R.
Rendiamo grazie a Dio.