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lunedì 13 Settembre 2021

Ufficio delle letture

SAN GIOVANNI CRISOSTOMO, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA - MEMORIA - IV SETTIMANA DEL SALTERIO
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V.
O Dio, vieni a salvarmi

R.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
   e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
   nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.
INNO
Frumento di Cristo noi siamo,
cresciuti nel sole di Dio,
nell'acqua del fonte impastati,
segnati dal crisma divino.
In pane trasformaci, o Padre,
per il sacramento di pace:
un Pane, uno Spirito, un Corpo,
la Chiesa una-santa, o Signore.
O Cristo, pastore glorioso,
a te la potenza e l'onore
col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.

1 ant.
Buono è Dio con i giusti
           e i puri di cuore.
SALMO 72    Perché il giusto soffre
 
Beato colui che non si scandalizza di me
(Mt 11, 6).


I    (1-12)
Quanto è buono Dio con i giusti, *
   con gli uomini dal cuore puro!
Per poco non inciampavano i miei piedi, *
   per un nulla vacillavano i miei passi,
perché ho invidiato i prepotenti, *
   vedendo la prosperità dei malvagi.
Non c’è sofferenza per essi, *
   sano e pasciuto è il loro corpo.
Non conoscono l’affanno dei mortali *
   e non sono colpiti come gli altri uomini.
Dell’orgoglio si fanno una collana *
   e la violenza è il loro vestito.
Esce l’iniquità dal loro grasso, *
   dal loro cuore traboccano pensieri malvagi.
Scherniscono e parlano con malizia, *
   minacciano dall’alto con prepotenza.
Levano la loro bocca fino al cielo *
   e la loro lingua percorre la terra.
Perciò seggono in alto, *
   non li raggiunge la piena delle acque.
Dicono: «Come può saperlo Dio? *
   C’è forse conoscenza nell’Altissimo?».
Ecco, questi sono gli empi: *
   sempre tranquilli, ammassano ricchezze.

1 ant.
Buono è Dio con i giusti
           e i puri di cuore.
2 ant.
I malvagi, che oggi ridono,
          domani piangeranno.
II    (13-20)
Invano dunque ho conservato puro il mio cuore *
   e ho lavato nell’innocenza le mie mani,
poiché sono colpito tutto il giorno, *
   e la mia pena si rinnova ogni mattina.
Se avessi detto: «Parlerò come loro», *
   avrei tradito la generazione dei tuoi figli.
Riflettevo per comprendere: *
   ma fu arduo agli occhi miei,
finché non entrai nel santuario di Dio *
   e compresi qual è la loro fine.
Ecco, li poni in luoghi scivolosi, *
   li fai precipitare in rovina.
Come sono distrutti in un istante, *
   sono finiti, periscono di spavento!
Come un sogno al risveglio, Signore, *
   quando sorgi, fai svanire la loro immagine.
2 ant.
I malvagi, che oggi ridono,
          domani piangeranno.
3 ant.
Chi si allontana da te perisce:
          mio bene è stare vicino a Dio.
III    (21-28)
Quando si agitava il mio cuore *
   e nell’intimo mi tormentavo,
io ero stolto e non capivo, *
   davanti a te stavo come una bestia.
Ma io sono con te sempre: *
   tu mi hai preso per la mano destra.
Mi guiderai con il tuo consiglio *
   e poi mi accoglierai nella tua gloria.
Chi altri avrò per me in cielo? *
   Fuori di te nulla bramo sulla terra.
Vengono meno la mia carne e il mio cuore; †
   ma la roccia del mio cuore è Dio, *
   è Dio la mia sorte per sempre.
Ecco, perirà chi da te si allontana, *
   tu distruggi chiunque ti è infedele.
Il mio bene è stare vicino a Dio: *
   nel Signore Dio ho posto il mio rifugio,
per narrare tutte le tue opere *
   presso le porte della città di Sion.
3 ant.
Chi si allontana da te perisce:
          mio bene è stare vicino a Dio.
V.
Dolci al mio palato le tue parole, Signore,

R.
più che il miele alla mia bocca.
PRIMA LETTURA

Dal libro del profeta Ezechiele
2, 8 – 3, 11. 16-21
Vocazione di Ezechiele
   In quei giorni, mi fu rivolta questa parola del Signore: «Tu, figlio dell’uomo, ascolta ciò che ti dico e non esser ribelle come questa genìa di ribelli; apri la bocca e mangia ciò che io ti do». Io guardai ed ecco, una mano tesa verso di me teneva un rotolo. Lo spiegò davanti a me; era scritto all’interno e all’esterno e vi erano scritti lamenti, pianti e guai.
   Mi disse: «Figlio dell’uomo, mangia ciò che hai davanti, mangia questo rotolo, poi va’ e parla alla casa d’Israele». Io aprii la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo, dicendomi: «Figlio dell’uomo, nutri il ventre e riempi le viscere con questo rotolo che ti porgo». Io lo mangiai e fu per la mia bocca dolce come il miele. Poi egli mi disse: «Figlio dell’uomo, va’, rècati dagli Israeliti e riferisci loro le mie parole, poiché io non ti mando a un popolo dal linguaggio astruso e di lingua barbara, ma agli Israeliti: non a grandi popoli dal linguaggio astruso e di lingua barbara, dei quali tu non comprendi le parole: se a loro ti avessi inviato, ti avrebbero ascoltato; ma gli Israeliti non vogliono ascoltar te, perché non vogliono ascoltar me: tutti gli Israeliti sono di dura cervice e di cuore ostinato. Ecco, io ti do una faccia tosta quanto la loro e una fronte dura quanto la loro fronte. Come diamante, più dura della selce ho reso la tua fronte. Non li temere, non impaurirti davanti a loro; sono una genìa di ribelli».
   Mi disse ancora: «Figlio dell’uomo, tutte le parole che ti dico accoglile nel cuore e ascoltale con gli orecchi: poi va’, rècati dai deportati, dai figli del tuo popolo, e parla loro. Dirai: Così dice il Signore, ascoltino o non ascoltino».
   Al termine di questi sette giorni mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, ti ho posto per sentinella alla casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu ammonisci il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per il suo peccato, ma tu ti sarai salvato.
   Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, io porrò un inciampo davanti a lui ed egli morirà; poiché tu non l’avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate; ma della morte di lui domanderò conto a te. Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato».
 
RESPONSORIO               Cfr. Ez 3, 16-17; 2, 6; 3, 8

R.
Ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele.
Quando sentirai dalla mia bocca una parola, dovrai
avvertirli da parte mia.
*
Non aver paura di loro,
non temere.

V.
Ecco, io ti do una faccia di bronzo come la loro,
e una fronte dura quanto la loro fronte.

R.
Non aver paura di loro, non temere.
SECONDA LETTURA
Dalle «Omelie» di san Giovanni Crisostomo, vescovo
​(Prima dell'esilio, nn. 1-3; PG 52, 427*-430)

Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno
     Molti marosi e minacciose tempeste ci sovrastano, ma non abbiamo paura di essere sommersi, perché siamo fondati sulla roccia. Infuri pure il mare, non potrà sgretolare la roccia. S'innalzino pure le onde, non potranno affondare la navicella di Gesù. Cosa, dunque, dovremmo temere? La morte? «Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno» (Fil 1, 21). Allora l'esilio? «Del Signore è la terra e quanto contiene» (Sal 23, 1). La confisca dei beni? «Non abbiamo portato nulla in questo mondo e nulla possiamo portarne via» (1 Tm 6, 7). Disprezzo le potenze di questo mondo e i suoi beni mi fanno ridere. Non temo la povertà, non bramo ricchezze, non temo la morte, né desidero vivere, se non per il vostro bene. È per questo motivo che ricordo le vicende attuali e vi prego di non perdere la fiducia.
     Non senti il Signore che dice: «Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro»? (Mt 18, 20). E non sarà presente là dove si trova un popolo così numeroso, unito dai vincoli della carità? Mi appoggio forse sulle mie forze? No, perché ho il suo pegno, ho con me la sua parola: questa è il mio bastone, la mia sicurezza, il mio porto tranquillo. Anche se tutto il mondo è sconvolto, ho tra le mani la sua Scrittura, leggo la sua parola. Essa è la mia sicurezza e la mia difesa. Egli dice: «Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo» (Mt 28, 20).
     Cristo è con me, di chi avrò paura? Anche se si alzano contro di me i cavalloni di tutti i mari o il furore dei prìncipi, tutto questo vale per me di meno di semplici ragnatele. Se la vostra carità non mi avesse trattenuto, non avrei indugiato un istante a partire per altra destinazione, oggi stesso. Ripeto sempre: «Signore, sia fatta la tua volontà» (Mt 26, 42). Farò quello che vuoi tu, non quello che vuole il tale o tal altro. Questa è la mia torre, questa la pietra inamovibile, il bastone del mio sicuro appoggio. Se Dio vuole questo, bene! Se vuole ch'io rimanga, lo ringrazio. Dovunque mi vorrà, gli rendo grazie.
     Dove sono io, là ci siete anche voi. Dove siete voi, ci sono anch'io. Noi siamo un solo corpo e non si separa il capo dal corpo, nè il corpo dal capo. Anche se siamo distanti, siamo uniti dalla carità; anzi neppure la morte ci può separare. Il corpo morrà, l'anima tuttavia vivrà e si ricorderà del popolo. Voi siete i miei concittadini, i miei genitori, i miei fratelli, i miei figli, le mie membra, il mio corpo, la mia luce, più amabile della luce del giorno. Il raggio solare può recarmi qualcosa di più giocondo della vostra carità? Il raggio mi è utile nella vita presente, ma la vostra carità mi intreccia la corona per la vita futura.
 
RESPONSORIO                            2 Tm 2, 9-10; Sal 26, 1
R.
A causa del Vangelo io soffro fino a portare le catene
come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata!

*
Perciò sopporto ogni cosa per gli eletti.

V.
Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura?

R.
Perciò sopporto ogni cosa per gli eletti.
ORAZIONE
     
    O Dio, sostegno e forza di chi spera in te, che ci hai dato in san Giovanni Crisostomo un vescovo mirabile per l'eloquenza e per l'invitta costanza nelle persecuzioni, fa' che il popolo cristiano, illuminato dalla sua dottrina, sappia imitare la sua fortezza evangelica. Per il nostro Signore.
       Benediciamo il Signore.

       R.
Rendiamo grazie a Dio.