In vista del Giubileo delle famiglie, dei bambini, dei nonni e degli anziani, in programma dal 30 maggio al 1° giugno, l’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia ha predisposto un sussidio, dal titolo “La speranza in una promessa” pensato anche per quanti non potranno essere fisicamente presenti a Roma ma vorranno comunque vivere il Giubileo. Si tratta di uno strumento agile, con spunti di riflessione e proposte che possono essere utilizzate completamente, in parte e adattate ai diversi contesti diocesani.
Dopo l’Introduzione che chiarisce il senso e i segni del Giubileo, vengono offerti alcuni schemi per la Veglia eucaristica e il Rosario, una breve meditazione sul tema della speranza, degli esempi di famiglie sante, come ad esempio i beati Luigi Beltrame Quattrocchi e Maria Corsini o i genitori di Santa Teresa di Liesieux, e le testimonianze di una coppia con figli, di due nonni e di una famiglia separata.
“Nel lasciarsi svuotare e poi riempire dell’Amore, la famiglia – si legge nel sussidio – ritrova sé stessa e al contempo diventa segno di speranza per il mondo nei figli e nelle figlie che accoglie e che la nutrono di giovinezza. Si apre alla fecondità e alla responsabilità di essere custode dei sogni dei più piccoli e più giovani. I legami familiari diventano crogiuolo e rete per sostenerli e lo fanno alla luce del Cristo, Signore della vita”.