HomeNotizie
Famiglia e vita

Famiglia, palestra di fraternità

300520-019

In questo tempo di pandemia, “viviamo come delle famiglie che cercano di indirizzare lo sguardo su ciò che conta”. Lo ha sottolineato mons. Stefano Russo, Segretario generale della CEI, intervenendo al Convegno nazionale online degli incaricati di Pastorale familiare. “Abbiamo capito – ha detto – come la famiglia sia una piccola Chiesa”.
“Se siamo davanti a un cambiamento, allora c’è la possibilità di ripensare insieme la proposta dell’annuncio di catechesi, di accompagnare la crescita e l’esperienza di fede che chiede di essere maturata”, ha osservato mons. Valentino Bulgarelli, direttore dell’Ufficio catechistico nazionale, che ha fatto riferimento al documento “Ripartiamo insieme”, “frutto di una condivisione ampia” con altri uffici della Cei, l’Azione Cattolica e l’Agesci. Si tratta di “un testo che ci lascia quattro parole chiave: comunità, ascolto, narrazione e creatività”, ha spiegato mons. Bulgarelli per il quale è possibile “aprire un cammino interessante nei prossimi mesi” perché “nulla sarà come prima”.
“È bastato un virus per farci rompere la bolla di sapone e capire che siamo tutti nella stessa barca. Non è scontato che usciremo migliori, di sicuro cambieremo”, ha affermato il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, che ha preso parte – nell’ambito della prima sessione – alla tavola rotonda in cui si sono approfonditi i passaggi dell’enciclica di Papa Francesco ‘Fratelli tutti’ dedicati alla famiglia. “Passata la pandemia c’è il rischio di ricominciare a essere come prima. Per capire chi sono devo donarmi. Tutta l’enciclica si fonda su questa visione”, ha rilevato il card. Zuppi ricordando che “se la relazione della famiglia si apre agli altri è veramente sana e autentica”.
Occorre fare attenzione “alla trappola del populismo” e “tornare alla centralità della famiglia che è la palestra dove si sperimenta la dimensione fraterna”, ha evidenziato padre Francesco Occhetta, docente alla Pontificia Università Gregoriana e consulente nazionale Ucsi, per il quale è fondamentale “tenere le porte aperte sia delle famiglie sia delle Chiese”. “La prossimità – ha concluso – si riprende nel bisogno, nella ricostruzione della verità e nella proposta di una dimensione. Le famiglie che tengono la porta aperta ci riempiono di vita”.

27 Novembre 2020

Agenda »

Lunedì 09 Settembre 2024
LUN 09
MAR 10
MER 11
GIO 12
VEN 13
SAB 14
DOM 15
LUN 16
MAR 17
MER 18
GIO 19
VEN 20
SAB 21
DOM 22
LUN 23
MAR 24
MER 25
GIO 26
VEN 27
SAB 28
DOM 29
LUN 30
MAR 01
MER 02
GIO 03
VEN 04
SAB 05
DOM 06
LUN 07
MAR 08
Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace 19ª Giornata per la Custodia del Creato "Spera e agisci con il Creato"
Messaggio del Papa  Sussidio per l'animazione liturgica-teologica-culturale Locandina personalizzabile
L’Ufficio Nazionale per i Beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana organizza, in collaborazione con l’Ufficio Liturgico Nazionale, il viaggio studio: “L’architettura sacra tra continuità e sperimentazione. Chiese post-conciliari nella diocesi di Bari-Bitonto”.Si prosegue con le esperienze formative già sperimentate negli anni 2012 a Colonia, 2014 in Belgio, 2015 a Parigi e riprese nel 2022 con il viaggio nella diocesi di Bolzano-Bressanone. A 30 anni dalla pubblicazione della Nota pastorale “La progettazione di nuove chiese” della Commissione Episcopale per la Liturgia, tale iniziativa vuole offrire un’occasione per riflettere su come siano stati interpretati i principi contenuti nei libri liturgici in un particolare territorio diocesano. Il percorso affronta il complesso rapporto tra architettura, arte, liturgia e contesto urbano secondo molteplici aspetti ed è strutturato su una selezione di tredici chiese dislocate nella diocesi di Bari-Bitonto, edificate a partire dagli anni del Concilio Vaticano II fino alle esperienze costruttive di quest’ultimo decennio.