» Chiesa Cattolica Italiana » Documenti »  Documenti ufficiali
Messaggio della Presidenza della C.E.I. per il Natale – 18 dicembre 1980


Ai Confratelli nell´Episcopato e alle loro comunità cristiane, la Presidenza della C.E.I. porge un vivissimo augurio di Buon Natale. La solenne ricorrenza liturgica possa trovare la Chiesa, come Maria a Betlemme, raccolta in profonda meditazione dell´amore di Dio, che con la nascita del suo Figlio ha riversato la vera pace sugli uomini di buona volontà.
E poiché nessuno è escluso dalla festa del Natale, possa l´augurio giungere, con pari affetto cristiano, a tutta la gente del nostro Paese.
Possa giungere particolarmente alle popolazioni della Basilicata e della Campania, tanto duramente provate dalla recente catastrofe sismica: a quanti tra loro piangono i morti, ai feriti, alle famiglie senza casa e senza lavoro, ai Vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, e a quanti altri operano con sincerità per riaccendere fondate ragioni di speranza.
Per essere autentica, la celebrazione del Natale deve far vibrare nella Chiesa e negli uomini onesti le sofferenze e le attese di quella gente, fino a determinare in tutti una conversione decisa, permanente, sorretta da lucidi criteri di moralità sociale.
Non per interessi di parte, non per volute strumentalizzazioni, non con superficialità, non per proselitismo - né culturale, né politico, né religioso - ci si avvicina alle sofferenze dei fratelli, ma solo per amore, per profonda condivisione, con competenza, con discrezione e quasi in silenzio.
Se denunce sono necessarie, tanto più forti esse potranno essere quanto più saranno oneste e quanto più saranno volte a edificare per tutti pace nella giustizia.
Prima di tutto, infatti, è l´uomo, con i suoi diritti elementari alla vita, alla famiglia, alla casa, al lavoro, alla sicurezza sociale, alla libertà, alla espressione responsabile della propria fede religiosa; anche con il diritto a vedere accolte e rispettate le sue sofferenze, le sue tradizioni, i suoi progetti per il futuro.
Nessuno, oggi, può stare alla finestra, nessuno può delegare ad altri gli impegni della propria coscienza e delle proprie competenze, nessuno può chiudersi in casa o nel proprio paese.
Nei momenti di confusione o di maggiori difficoltà, c´è un dovere di corresponsabilità che richiede nuove decisioni e nuovo coraggio, perché si possa far credito alle risorse delle persone, dei corpi intermedi, delle istituzioni, e si possa operare fiduciosamente per il bene comune.
Questi nostri giorni non sopportano divisioni, ma esigono comunione e grande speranza.
Nell´accompagnare l´augurio di Natale con queste riflessioni, la Presidenza della C.E.I. sa di interpretare la disponibilità dei cristiani, di tanti giovani in particolare, a mettere le migliori energie a servizio dei fratelli della Basilicata e della Campania, in chiaro spirito evangelico.
Ad essi raccomanda, in questa circostanza, la meditazione attenta dell´Enciclica di Giovanni Paolo II «Dives in misericordia», sostegno autorevole per l´impegno della Chiesa nel mondo contemporaneo.
Auspica inoltre che, lavorando ordinatamente per la ricostruzione nelle zone distrutte dal terremoto, insieme si pongano le premesse per un rinnovato costume morale e sociale del Paese, per la collaborazione in Europa, per la pace nel mondo.

PRESIDENZA DELLA CEI