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XIV Giornata mondiale delle comunicazioni sociali - 18 maggio 1980


La Pontificia Commissione per le Comunicazioni Sociali ha trasmesso, in data 7 febbraio 1980, la seguente lettera n. 142/80, indirizzata ai Patriarchi delle Chiese Orientali e ai Presidenti delle Conferenze Episcopali.


In vista della celebrazione della XIV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si svolgerà domenica 18 maggio p.v., questa Pontificia Commissione ha lŽonore di rivolgersi ai Venerabili Patriarchi delle Chiese Orientali ed ai Presidenti delle Conferenze Episcopali per chiederne la valida ed autorevole collaborazione e rimettere Loro alcuni documenti illustrativi del tema della Giornata, approvato dal Santo Padre, onde assicurare allŽavvenimento il migliore successo pastorale.
Come è già stato a suo tempo comunicato, il tema si ispira a quello che verrà svolto nel prossimo Sinodo dei Vescovi e tratterà del «RUOLO DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI E COMPITI DELLA FAMIGLIA».
LŽargomento è stato già trattato, sotto diversa formulazione, nella Giornata Mondiale del 1969, e rispecchia le preoccupazioni pastorali della Chiesa di fronte al dilagare degli strumenti di comunicazione sociale anche nellŽambito della famiglia.
LŽazione di sensibilizzazione e di catechesi dovrà tener conto di alcune fondamentali considerazioni.
1) Gli strumenti di comunicazione sociale per il loro rapidissimo sviluppo tecnologico, la capillare diffusione, la loro economicità, vanno assumendo un molo sempre più determinante in ogni settore del vivere umano e quindi anche della famiglia.
2) LŽinflusso degli strumenti di comunicazione sociale non va considerato tuttavia sotto un aspetto puramente negativo, da cui ci si deve soltanto difendere, perché essi possano influire positivamente se i contenuti che offrono sono fondamentalmente sani, se non ledono i principi morali e religiosi che sono alla base della stessa natura umana e rispettano tempi e modalità di libero colloquio tra i membri della famiglia, senza essere eccessivamente invadenti.
3) LŽatteggiamento dei recettori, soprattutto con una intelligente azione comune concordata con altri organismi familiari, sociali e religiosi, animati da analogo interesse, può condizionare la stessa produzione dei mass-media e mettere gli operatori di fronte alle loro responsabilità, ma al riguardo è necessaria una opportuna organizzazione.
4) I componenti di ogni nucleo familiare, genitori e figli, devono essere formati da un sano criterio di selezione e di critica di fronte ai messaggi delle comunicazioni sociali rifuggendo da comportamenti di netto rifiuto come di supina accettazione dei contenuti, come anche da un uso eccessivo dei mezzi.
5) Il compito della evangelizzazione, che coinvolge anche le famiglie come prime cellule della società umana, può trovare un aiuto insostituibile ed efficace in un retto uso degli strumenti audiovisivi. Grazie ad essi sarà più facile la diffusione della dottrina della Chiesa e del Magistero sui grandi problemi che polarizzano lŽattenzione degli uomini, come il diritto alla famiglia, alla vita, alla libertà individuale e religiosa, alla pace, alla educazione della prole, ecc., problemi talvolta trascurati o falsati dagli strumenti delle comunicazioni sociali, manovrati sovente da gruppi di pressione a sfondo politico, economico o pseudo-culturale.
Con ogni probabilità anche questŽanno in occasione della Giornata il Santo Padre rivolgerà al mondo un Suo Messaggio, che questa Commissione cercherà di far pervenire in tempo utile per la sua divulgazione, mentre si spera che i vari Uffici nazionali rinnoveranno ogni impegno affinché gli scopi che la Giornata si propone siano efficacemente raggiunti.
Voglia gradire i sentimenti del mio profondo ossequio e di anticipata gratitudine.

P. ROMEO PANCIROLI
Segretario

PRESIDENZA DELLA CEI