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Giornata Nazionale del Ringraziamento - 9 novembre 1986


MESSAGGIO DELLA COMMISSIONE EPISCOPALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO
 
1. - Ringraziare con gioia il Padre (Col 1,3-12), per i doni della creazione e della sua perseverante Provvidenza, è sentimento filiale che ha sempre ispirato la preghiera e la fede, la testimonianza e la vita del cristiano. Torna propizia perciò la celebrazione della Giornata del Ringraziamento, che quest´anno ricorre la domenica 9 novembre.
Mentre è in pieno svolgimento nella Chiesa italiana il programma pastorale « Comunione e comunità missionaria », anche tale celebrazione si qualifica come un momento significativo di comunione e missione. La celebrazione eucaristica è infatti insieme esperienza e testimonianza di fraternità e di gioia, di condivisione e di donazione. « E´ dall´Eucaristia che scaturisce la missione » della Chiesa, anche nel vasto mondo del lavoro, in cui « una partecipazione più consapevole e competente dei cristiani… può dare oggi un contributo prezioso di solidarietà e di giustizia... » (Comunione e comunità missionaria, nn. 37, 49 b).
2. - Una lunga tradizione, in Italia e all´estero, ha finalizzato la celebrazione della « Giornata » ad esprimere speciale gratitudine a Dio per i frutti della terra, beni fondamentali per la vita di ogni uomo.
Siamo stati testimoni, in questi ultimi anni, dei notevoli progressi compiuti nel lavoro agricolo e nelle comunità rurali, interessate da una benefica trasformazione culturale e sociale. Ma non possiamo dimenticare le condizioni di tante zone d´Italia - montagne, colline, territori interni - depauperate dalle migrazioni e dall´esodo giovanile, verso cui più sensibile dev´essere l´attenzione e la solidarietà del Paese.
Si tratta di promuovere armonicamente benessere economico e sviluppo sociale e di illuminare con la luce dei perenni valori evangelici il progresso umano. occorre cioè superare la frattura fra l´economia e l´etica, che ha impedito alle conquiste dell´epoca moderna di tornar pienamente .a vantaggio dell´uomo e di tutti gli uomini (cfr. GIOVANNI PAOLO II, Ravenna, 10.5.86).
In tale finalità e prospettiva, confidiamo che ci si adoperi efficacemente per prevenire ed impedire i deprecabili episodi di avvelenamento, frodi, sofisticazioni ed inquinamenti dei prodotti alimentari, della terra, dell´aria e dell´acqua. Tali episodi e comportamenti costituiscono un danno enorme per i produttori agricoli e sono gravi attentati alla vita e alla qualità della vita per tutti i cittadini.
3. - Il senso missionario della comunità cristiana deve esprimersi anche nell´impegno solidale, perché attraverso la ricerca, lo studio ed iniziative responsabilmente programmate e saggiamente attuate, l´habitat conservi ed offra all´uomo una dimora sicura e serena, per la presente e per le future generazioni.
Più la terra sarà umanizzata, più il mondo sarà degno di Dio, ci ha ricordato recentemente il Santo Padre: « Occorre creare condizioni di vita, tali da rendere possibile la completezza dell´esistenza terrena e la libertà di tendere a Dio ringraziandolo, lodandolo, amandolo » (Castelgandolfo, 11.9.86).
 
Roma, 1° novembre 1986.
 
LA COMMISSIONE EPISCOPALE
PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO

COMMISSIONE EPISCOPALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO, LA GIUSTIZIA E LA PACE