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Messaggio per la XXXIX Giornata del Ringraziamento - 12 Novembre 1989


1. - Domenica 12 novembre 1989 la Chiesa italiana celebra la 39ª Giornata del ringraziamento.
In Italia, come in molti altri Paesi del mondo, la celebrazione si propone come pubblico e solenne atto di riconoscenza a Dio per i frutti della terra e del lavoro umano.
Di tali beni tutti siamo destinatari e fruitori. Perciò il ringraziamento al Signore è dovere di tutti.
Il poter disporre a sufficienza e, spesso, anche in abbondanza, dei beni alimentari dev´essere considerato un dono della divina Provvidenza, da amministrare con saggezza e partecipare anche agli altri.
Esiste infatti "una moltitudine innumerevole di uomini e donne, bambini, adulti, anziani, vale a dire di concrete e irripetibili persone umane, che soffrono sotto il peso intollerabile della miseria" (Sollicitudo rei socialis, n. 13).
Ciò rappresenta un´interpellanza morale e una sfida sempre attuale per quanti si riconoscono figli dello stesso Padre e membri della stessa famiglia umana.
Compito urgente dei cristiani e di tutti gli uomini di buona volontà è quello di promuovere le condizioni per uno sviluppo che risponda alle esigenze primarie della giustizia e dei diritti fondamentali delle persone, dei gruppi e dei popoli.
S´impongono pertanto riforme nell´organizzazione del lavoro, nelle iniziative imprenditoriali e nelle forme di cooperazione, intese a garantire ai programmi di sviluppo i necessari contributi umani, tecnici ed economici.
2.- La solidarietà veramente responsabile impone una comune riflessione etica sulla razionale organizzazione e gestione del territorio, che comprenda anche la tutela dell´ambiente. "Ove ciò non avvenga l´uomo abdica al suo ruolo di punto di riferimento della natura, secondo il chiaro progetto di Dio, con trionfo dell´egoismo incontrollato e dell´interesse materiale senza freno" (Giovanni Paolo II ai giovani della Coldiretti, L´Osservatore Romano, 10 gennaio 1988).
Rivolgendo lo sguardo in casa nostra, non possiamo 9ssistere con fredda assuefazione e rassegnata passività al fenomeno ricorrente degli incendi boschivi.
Per contrastare e superare tale dramma economico e sociale occorre una vivace ed efficace reazione delle coscienze, una mobilitazione culturale popolare, come è avvenuto per le forme più. gravi di criminalità organizzata.
L´etica del bene comune si deve manifestare nella vigilanza attiva ed operosa: sia per la prevenzione dei danni, sia per la custodia gelosa di un bene così raro qual´è il patrimonio forestale nella nostra Italia.
3.- La Giornata del grazie, celebrato dai cristiani in preghiera e detto a Dio con tutto il cuore, è tradizionalmente una Giornata di generosità.
I lavoratori dei campi, portando all´altare i prodotti della terra, intendono rendere partecipi della gioia comune i fratelli più bisognosi.
Costatiamo con gioia che tale atteggiamento genera un pò dovunque fervide iniziative di accoglienza e condivisione, rivolte ad alleviare le nuove povertà, "che feriscono l´umanità" (Giovanni Paolo II, all’Ifad, 26 gennaio 1988).
La felice ricorrenza del cinquantesimo anniversario dei Santi Patroni d´Italia Francesco d´Assisi e Caterina da Siena, tanto venerati ed amati dal nostro popolo, conforti tutte le buone opere e le cristiane speranze, che la Giornata del Ringraziamento ogni anno suscita e rilancia.
 
Roma, 28 ottobre 1989
 
LA COMMISSIONE EPISCOPALE
per i problemi sociali e il lavoro

COMMISSIONE EPISCOPALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO, LA GIUSTIZIA E LA PACE