ci ritroviamo all’inizio del nuovo anno 2010 per continuare nell’amicizia e nella comunione fraterna quell’opera di discernimento e di indirizzo che lo statuto della nostra Conferenza Episcopale affida al Consiglio Permanente. Lo facciamo nello spirito a cui ci ha introdotto l’adorazione eucaristica appena vissuta, e con la volontà di restare «in onda con il Signore» (cfr Benedetto XVI, Discorso ai ragazzi dell’Acr, 19 dicembre 2009), per sintonizzarci con le Sue priorità e le Sue preferenze. In particolare, siamo in comunione con tutte le Chiese cristiane che oggi, festa della Conversione di San Paolo apostolo, concludono la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani che quest’anno aveva una speciale connotazione, celebrandosi il centenario della Conferenza di Edimburgo (Scozia, 13-24 giugno 1910) che non poco avrebbe contribuito a diffondere l’ansia per l’unità quale aspirazione indispensabile a rendere credibile nel mondo d’oggi l’annuncio evangelico. Il Concilio Vaticano II ha assunto questa consapevolezza, e l’ha rilanciata con parole impegnative, affermando che la divisione tra i discepoli di Gesù «non solo contraddice apertamente alla volontà di Cristo, ma anche è di scandalo al mondo e danneggia la santissima causa della predicazione del Vangelo ad ogni creatura» (Unitatis Redintegratio, 1). La preghiera intensa e perseverante che mira ad ottenere la piena comunione tra i seguaci di Cristo «manifesta l’orientamento più autentico e più profondo dell’intera ricerca ecumenica» e crea le condizioni per quel «processo di purificazione» attraverso il quale «il Signore ci rende capaci di essere uniti» (Benedetto XVI, Catechesi del Mercoledì, 20 gennaio 2010). ….
S. Em. Card. Angelo Bagnasco