PER ESSERE TESTIMONI NEL MONDO DELLO STUDIO E DELLA RICERCA
“In università testimoni della speranza” è il titolo del 2° incontro nazionale dei giovani universitari cattolici, che si terrà a Viterbo da venerdì
L’11 marzo, giornata dedicata alla spiritualità, i lavori inizieranno alle 9 e saranno introdotti da padre Michael Paul Gallagher sj, decano della Facoltà di Teologia della Gregoriana. I lavori proseguiranno in sei gruppi di studio riguardanti la vita dell’universitario (la matricola, lo studente del triennio, lo studente del biennio specialistico, il neolaureato, il ricercatore, lo studente estero). In serata, trasferimento a Roma per partecipare, nell’ambito della IV Giornata europea degli studenti universitari, alla veglia con Benedetto XVI. Domenica 12, invece, sempre alle 9, si svolgeranno quattro laboratori, moderati da altrettanti giornalisti, sul tema “La comunità cristiana e l’università”. L’ultima giornata sarà dedicata, in particolare, a riflettere sulla “testimonianza”, per fare il punto del cammino verso il convegno ecclesiale nazionale di Verona (non a caso il filo conduttore delle liturgie di Viterbo sarà la prima lettera di Pietro, testo del Nuovo Testamento scelto come trama dell’appuntamento scaligero).
«L’attuale condizione dell’ambiente accademico è segnata dall’individualismo, dalla solitudine e dalla frammentazione specialistica dei saperi – sottolinea mons. Stenco –. Questo convegno vuole indicare dei percorsi per un’università che sia autentica comunità di studio e ricerca. Inoltre si intende verificare, consolidare e diffondere ciò che è alla base dell’esperienza del sapere: la sua motivazione interiore, la passione gratuita, la spiritualità personale, la capacità di rispondere alle domande sul perché studiare e sul perché sacrificarsi nella vita». Al convegno saranno presenti circa 900 universitari di tutta Italia appartenenti a gruppi, associazioni e movimenti impegnati nella pastorale di ateneo.
Ufficio Stampa