Il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo Metropolita di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, presiedendo giovedì 21 aprile la Messa Crismale, ha additato la parabola percorsa dall’apostolo Pietro: di fronte all’invito di Gesù – “Prendi il largo e calate le reti” (Lc 5,4) – “compie un lungo viaggio interiore: dalla incredulità e dallo scetticismo alla fiducia e all’obbedienza che accetta il rischio della non evidenza”.
Non va dimenticato, ha aggiunto, che “la grande pesca dipende direttamente dal fatto che Pietro si è fidato di Gesù, ha agito nell’obbedienza a Dio”. A fare la differenza è “la temperatura spirituale”, il modo con il quale si fanno le cose: “Le cose di Dio restano grandi anche se le facciamo con animo tiepido – ha osservato il Cardinale -, ma il calore del nostro cuore, l’entusiasmo, le rende più evidenti e attrattive per chi le incontra: non solo sono efficaci ma lasciano trasparire la bellezza di Cristo e della Chiesa”.