La terra come punto di partenza per generare occupazione e inclusione e migliorare la qualità di vita. Sono numerosi i progetti nel settore agricolo e alimentare, finanziati con i fondi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica, che offrono alle popolazioni più povere possibilità di sviluppo e crescita. Nell’ultima riunione (29-30 maggio) del Comitato per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli, infatti, sono state approvate 72 iniziative: 37 in Africa (€ 7.275.161), 7 in America Latina (€ 1.401.828), 23 in Asia (€ 3.949.384), 5 in Europa (€ 446.768) per un totale di 13.073.141 euro. Tra queste, spiccano quelle volte a potenziare l’agricoltura locale, promuovendo anche la nascita di piccole attività imprenditoriali. È ciò che accadrà in Argentina, nella Bassa Valle del Río Chubut dove vivono circa 150mila persone, molte delle quali in situazione di vulnerabilità: qui la Diocesi di Rawson ha individuato l’olivicoltura come asse strategico per una rigenerazione territoriale sostenibile. Grazie al progetto, si incrementerà la produzione di olio extravergine sostenendone lavorazione e commercializzazione, riqualificando le strutture per usi produttivi, avviando cooperative e microimprese familiari, contrastando così lo spopolamento e rafforzando il legame tra giovani, territorio e comunità di produttori.
In Bolivia, nella Prelatura di Corocoro, la Pastoral Social Caritas diversificherà le colture adattando i raccolti ai cambiamenti climatici migliorando, così, l’alimentazione delle comunità locali. In India, il Bareilly Diocesan Social Service Centre aiuterà le famiglie rurali che vivono in 45 villaggi nei distretti di Pilibhit e Shanjahanpur con attività di formazione e realizzazione di sistemi di agricoltura biologica, sostenibili sia a livello ambientale che economico.
In Albania, “No one out – ets” supporterà quanti, nella Valle del Mat, hanno avviato una produzione vinicola o intendono farlo, con attività di formazione, assistenza tecnica alla coltivazione della vite, alla vinificazione e alla commercializzazione del prodotto. In quest’ottica, nei terreni delle Suore Maestre di Santa Dorotea sarà costruita una cantina, gestita dalla Società cooperativa agricola Petralba 2024.
Con i fondi dell’8xmille, la Chiesa italiana potrà continuare anche a farsi prossima alle persone con disabilità e a quelle più emarginate, con un’attenzione sempre costante sull’educazione e la scolarizzazione. In Madagascar, le Soeurs du Coeur Immacule de Marie de Diego-Suarez costruiranno a Diego Suarez (Antsiranana) un Centro per persone con disabilità, offrendo loro attività sportive, musicali e di formazione professionale. In Myanmar, nella Diocesi di Taunggyi, la Fondazione New Humanity International realizzerà un progetto triennale grazie al quale 350 bambini con disabilità potranno beneficiare di riabilitazione fisica e cure sanitarie, oltre che accedere all’istruzione. In Pakistan, la Caritas locale creerà 25 centri per l’educazione non formale di 1250 giovani in diverse aree del Punjab, Sindh, Kyber Pakhtunkwa, Balucistan e 3 centri per la formazione digitale di 50 studenti a Lahore, Hyderabad e Faisalabad. In India, la Conferenza Episcopale, attraverso il C.B.C.I. Society for Medical Education – North India, costruirà un nuovo ospedale con 214 letti e una serie di ambulatori per le comunità tribali emarginate e povere dello Jharkhand, con particolare attenzione a donne e bambini.
In Angola, nella Diocesi di Caxito, la Congregazione das Irmas Franciscanas da Visitacao de Maria contribuirà alla formazione professionale di circa 500 adolescenti e giovani del quartiere di Panguila, che provengono da famiglie in situazione di fragilità economica. In Malawi, nella Diocesi di Lilongwe, le Sisters of St. Joseph of Mombasa realizzeranno un asilo e una scuola elementare presso il villaggio Pheleni, mentre in Cameroun, i Missionari di Scheut (Congregazione del Cuore Immacolato di Maria) allestiranno una scuola per l’infanzia e una primaria nella zona rurale di Leboudi. Ad Haiti, infine, le Figlie di Maria Ausiliatrice costruiranno nella zona di Gommiers una struttura educativa per i bambini attualmente costretti ad andare a scuola in edifici provvisori, alla mercè del maltempo e delle intemperie.