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 Sussidio Quaresima 2011 - I Domenica - La tentazione a cui rispondere 
Riconciliazione e tradizione
La tentazione a cui rispondere   versione testuale
Un genitore, un educatore, un testimone riconciliato dalla potenza dell’Eucaristia, impara a rispondere alla tentazione che proviene dai figli, dai giovani, dai compagni di viaggio, e li educa a riconoscerla e a vincerla.
 
Il bambino, il giovane, la persona bisognosa di essere educata, è una fonte continua di tentazione. Una gran parte dell’azione formativa consiste appunto nel saper distinguere le trappole, i tranelli, le false mete. E' molto facile scambiare il bisogno, il piacere per lo scopo della vita; è molto facile illudersi di poter controllare i meccanismi spietati del potere; è ancor più facile cadere vittime dell’apparenza illusoria.
L’educatore è colui che ha imparato a resistere e sa rispondere, colui che non solo insegna nozioni giuste, ma anche trasmette con la vita. Il problema di molti è proprio il cedimento: si vorrebbe avere una risposta vincente e immediata, ma la fede e la sapienza ci danno solo risposte autentiche, vincenti a lungo termine. Facile cadere nella tentazione dell’educatore: adeguarsi, inseguire il vento delle finte novità, che sono le tentazioni di sempre, rivestite a nuovo di apparenze gradevoli. Gesù risponde al tentatore e dà all’educatore cristiano la stessa forza e la stessa sapienza.