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Procedura   versione testuale
Secondo il Regolamento dei concorsi per la realizzazione di progetti pilota, le diocesi nel cui territorio saranno realizzati detti progetti sono individuate, tra le domande inoltrate alla CEI dagli Ordinari del luogo, da un collegio composto dai Presidenti delle Conferenze Episcopali regionali delle rispettive zone geografiche e presieduto dal Vice Presidente della CEI eletto nella stessa zona (Regolamento, art. 5).

 Previa consultazione di esperti – personalità italiane di riconosciuta autorevolezza nel campo dell’architettura – viene individuata una rosa iniziale di 12 architetti per ogni concorso, cioè per ogni diocesi scelta, appartenenti a generazioni e scuole di pensiero diverse.
Nell’ambito di una specifica riunione del Comitato per l’edilizia di culto, con la partecipazione dei vescovi delle diocesi scelte, si individua la rosa definitiva di 7 architetti per ogni diocesi, da invitare al concorso.
Con lettera del Segretario Generale della CEI, gli architetti scelti vengono invitati a presentare entro sei mesi progetti di massima per i complessi parrocchiali da erigere.
Le giurie incaricate di valutare i progetti sono composte da rappresentanti della CEI, architetti, ingegneri ed esperti di arte sacra. Le giurie esaminano gli elaborati pervenuti entro la scadenza prefissata, pervenendo alla valutazione finale.
 
L’esito dei concorsi e la relazione conclusiva della giuria, contenente la graduatoria dei premiati e/o segnalati, sono resi pubblici mediante pubblicazione su “Avvenire” e sul “SIR”.
 
Il catalogo di tutti i progetti in concorso viene pubblicato come fascicolo autonomo allegato alla prestigiosa e diffusa rivista di architettura Casabella. Tutti i progetti inviati vengono normalmente esposti al pubblico in una mostra.
Proclamando i vincitori dei concorsi, la giuria esprime una chiara opzione perché le opere vincitrici vengano di fatto realizzate (cfr. Regolamento, art. 10), ma le diocesi non ne sono obbligate.
 
 
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