Sussidio Quaresima 2013 - Il Giorno del Signore - 14 aprile - III Domenica di Pasqua 
14 aprile - III Domenica di Pasqua   versione testuale
"Venite a mangiare" (Gv 21,12)
Il tema dell’Eucarestia come banchetto pasquale ispiri i presbiteri a porre in questa Domenica la celebrazione della Messa di Prima comunione dei fanciulli. È infatti proprio il tempo pasquale il periodo consigliato per queste particolari celebrazioni (cfr. Paschalis Sollemnitatis, 103). “Salvo casi eccezionali, è poco appropriato amministrala il Giovedì Santo in “Coena Domini”. Si scelga piuttosto un altro giorno, come le domeniche II-VI di Pasqua […]” (Redemptionis Sacramentum, 87).
L’Eucarestia ricevuta per la prima volta non è solo il dono di una presenza speciale per il singolo ma inserimento vivo nel Corpo Mistico di Cristo, Capo e membra. Inoltre essa è incontro con il Risorto che a Pasqua si dona ai suoi.
“Coloro che si occupano dell’educazione religiosa dei fanciulli, […], abbiano cura, mentre li avviano gradualmente alla conoscenza del mistero della salvezza, di dare la dovuta importanza alla catechesi della messa. La catechesi sull’Eucarestia, […] deve mirare a far loro comprendere il significato della messa, attraverso i principali riti e preghiere […]. Tutto ciò deve essere tenuto presente in modo particolare nella preparazione dei fanciulli alla Prima comunione, sì che la Prima comunione appaia loro veramente come il pieno inserimento nel corpo di Cristo” (Eucharisticum mysterium, 14).
A tal proposito, Benedetto XVI scrive: la mistica del Sacramento ha un carattere sociale, perché nella comunione sacramentale io vengo unito al Signore come tutti gli altri comunicanti. […] L’unione con Cristo è allo stesso tempo unione con tutti gli altri ai quali Egli si dona. Io non posso avere Cristo solo per me; posso appartenergli soltanto in unione con tutti quelli che sono diventati o diventeranno suoi. […] Diventiamo un solo corpo, fusi insieme in un’unica esistenza (Deus Caritas Est, 14).
 
Il tempo pasquale offre anche la possibilità di fornire un’adeguata istruzione sulla necessità di portare agli infermi la Santa Comunione (Sacramento dell’Unzione e cura pastorale degli Infermi, 46), che aiuti a comprendere il significato della cura pastorale degli infermi operata dalla Chiesa, del Sacramento dell’Unzione e dell’importanza del viatico ai moribondi.
 
Un canto adatto e una sobria monizione aiuteranno la comunità credente a vivere la processione alla Comunione come immagine del popolo in cammino verso il banchetto salvifico preparato dal Risorto.