Sussidio Quaresima-Pasqua 2014 - Catechesi - 20 aprile - Domenica di Pasqua 
20 aprile - Domenica di Pasqua   versione testuale
Finalmente la vita!


Una sintesi catechistica per i formatori, i catechisti e i presbiteri
 
“Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo”. Finalmente il cammino della Quaresima finisce. Il Signore Risorto si fa incontrare: dissipa le tenebre e dona la luce nuova. La Pasqua è, infatti, la vita nuova offerta, all’uomo, dal Cristo Risorto; è il mistero dell’amore di Dio che si svela e che dona speranza, dando significato nuovo alla sofferenza e alla morte. Il brano di Giovanni racconta la visita al sepolcro, prima della Maddalena, poi dei discepoli. Questi ultimi riconoscono, nei segni dei teli e del sudario, che qualcosa di straordinario è avvenuto, qualcosa che a loro più volte era stato preannunciato, ma che non avevano compreso. Solo quando sono lì, dinnanzi a quella tomba vuota, la fede si fonda, si radica e cresce: l’Amore mai sconfitto di Dio permette loro di comprendere, di aprire i cuori e così, il discepolo amato, “vide e credette” (Gv 20,8). La Pasqua, allora, è giorno di gioia, perché la tristezza svanisce, il peccato e la morte sono sconfitti. Spesso, però, la vita eterna è vista solo come qualcosa che appartiene ad un futuro lontano; ma non è così perché è dono offerto già oggi, da accogliere e vivere già qui, sulla terra. Al cristiano, al battezzato, questa vita nuova è già data quando viene immerso nell’acqua e nello Spirito Santo. Si realizza, così, la promessa del Cristo, cioè che: “abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10).
 
Una sintesi catechistica per gli adulti
 
La Pasqua è per noi cristiani il centro della nostra fede, il giorno atteso, in cui celebriamo solennemente la vittoria di Cristo sul peccato, sulla morte, sul dolore, sul ripiegamento di se stessi e su tutto ciò che opprime l’uomo. È il giorno in cui è offerto un nuovo senso alla vita, in cui il Risorto chiede di andare oltre ciò che umanamente è comprensibile, per aprirci al mistero della salvezza. In questo Santo giorno, Gesù Vivente ci chiede di abbandonare tutto ciò che ha il sapore della morte nella nostra esistenza, come la tristezza, le preoccupazioni, le amarezze, le sconfitte, la ricerca tormentata di quella felicità effimera data dall’adesione ai vari idoli. Cristo, invece, ci invita ad aprirci a Lui, a fidarci di Lui, ad accogliere la sua Vita, a risorgere con Lui per aprirci a questa “novità” di Dio e assumere sempre di più il suo volto di amore pieno e di libertà autentica.

Una sintesi catechistica per i fanciulli
 
È Pasqua! Il nostro cuore è in festa, perché l’amico Gesù è vivo ed è qui, in mezzo a noi. Il mistero della sua Risurrezione può essere compreso solo con la fede, perché non c’eravamo quel giorno, ma Giovanni, entrato nel sepolcro, “vide e credette” (Gv 20,8); così anche lo stesso Pietro e Maria Maddalena e noi crediamo a quello che ci hanno raccontato con i loro scritti. La loro gioia, la loro felicità, di fronte a questo evento, hanno voluto che fosse annunciata a tutti gli uomini, di tutti i tempi. Per noi, oggi, credere che Gesù è Risorto, è accoglierlo vivo nella nostra vita tante volte triste, spenta, dove facciamo di tutto per essere al centro e gli altri contano poco. Fare spazio al Risorto significa dare a Lui il primo posto vivendo così la pace, la condivisione, l’amore, l’amicizia vera e il perdono. Risorgere con Gesù è portare sempre e ovunque agli altri la gioia che nasce dalla certezza che il Signore ci accompagna e ci è sempre accanto. Solo così sarà per noi davvero Pasqua!
 
Attività
 
Materiale: distribuire ad ogni ragazzo pennarelli, colla e penne per disegnare un sole e ritagliarlo.
Realizzazione: in questo giorno ogni ragazzo scriverà nel sole una preghiera da posizionare sul cartellone vicino alla tappa.