Sussidio Quaresima 2013 - Il Giorno del Signore - 17 marzo - V Domenica 
17 marzo - V Domenica   versione testuale
"Neanch'io ti condanno;
va' e d'ora in poi non peccare più" (Gv 8,11)
“Interpretare la Parola”
 
In questa quinta Domenica di Quaresima la liturgia ci avvolge nella novità della salvezza operata dal Padre per mezzo del Figlio e ci fa gustare la sublimità della conoscenza di Cristo Gesù (cfr. Fil 3,8) che non è venuto per condannare ma per salvare (cfr. Gv 8,11).
Oggi, nella celebrazione liturgica, noi miseri stiamo dinanzi alla Misericordia del Padre: Cristo Signore. Lui non ci condanna ma ci salva e rinnova con il suo perdono. La profezia propria ora germoglia e noi, popolo che il Signore ha plasmato nel deserto e continua a plasmare con il suo amore, proclamiamo le sue lodi (cfr. Is 43,21), «perché possiamo vivere e agire sempre in quella carità che spinse suo Figlio a dare la vita per noi» (cfr. Orazione colletta).
 
 
Suggerimenti per la celebrazione
 
In questa Domenica durante la processione introitale oltre la Croce astile si porti anche l’Evangeliario per sottolineare come la parola della croce sia una parola di salvezza di misericordia e non di condanna. .
Per l’Atto penitenziale si utilizzi la 3aformula introdotta dalle parole «Il Signore ha detto: chi di voi è senza peccato…» prevista dal Messale Romano (pag. 296) con le seguenti invocazioni:
-          Signore, nostro Salvatore,
che ci conquisti con la tua misericordia, abbi pietà di noi:
Kyrie eleison.
 
-          Cristo, nostra Giustizia,
che ci rinnovi con la forza del tuo Spirito, abbi pietà di noi:
Christe eleison.
 
-          Signore, nostra Pace,
che ci giudichi con giustizia e misericordia, abbi pietà di noi:
Kyrie eleison.
 
Per la Professione di fede si suggerisce di utilizzare il Simbolo degli Apostoli (Messale Romano, pag. 306; Cfr. pag. XLIX ). Laddove è possibile si preferisca la forma in canto, purché la melodia prescelta rispetti il testo e la sua struttura. A tal proposito si suggerisce di eseguire “Io Credo in Dio – Simbolo apostolico” (RN 18), oppure – per favorire la partecipazione di tutti, anche di assemblee meno abituate al canto – la composizione in forma responsoriale “Simbolo degli Apostoli(P. Impagliatelli).
Per la Benedizione finale si può utilizzare la Preghiera di benedizione sul popolo, 20 (Messale Romano,pag. 449). Con questa invocazione si chiede al Signore che i suoi figli siano custoditi santi al suo cospetto con la forza della verità, la luce della salvezza e la gioia dell’amore fraterno.