Sussidio Quaresima 2013 - Il Giorno del Signore - 10 marzo - IV Domenica 
10 marzo - IV Domenica   versione testuale
"Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita" (Lc 15,32)
“Interpretare la Parola”
 
«Laetare» ovvero «Rallégrati» è l’invito che la liturgia di questa quarta Domenica di Quaresima rivolge al popolo di Dio affinché si affretti con «fede viva e generoso impegno verso la Pasqua ormai vicina» (Orazione colletta).
Nella celebrazione odierna gustiamo e vediamo quanto è buono il Signore (cfr. Sal 33,9) che mediante Cristo ci ha riconciliati con sé (cfr. 2Cor 5,18). Il Padre, infatti, fa misericordia a tutti quei figli che ritornano a lui con tutto il cuore non imputando ad alcuno il proprio peccato.
Si rallegri, oggi, il Padre che ha ritrovato vivo il suo figlio ribelle. Si rallegri il figlio più giovane perché il Padre gli ha fatto misericordia. Si rallegri il figlio maggiore perché è tornato il fratello smarrito. Si rallegri il popolo di Dio che finalmente può gustare i frutti della misericordia. Si rallegri la madre Chiesa che rinnova la sua giovinezza attraverso la conversione dei suoi figli.
 
 
Suggerimenti per la celebrazione
 
In questa Domenica durante la processione introitale oltre la Croce astile si porti anche l’Evangeliario accompagnato dai ceri e si prepari un adeguato addobbo floreale che evidenzi sia l’approssimarsi della meta pasquale sia la “pausa” nel cammino penitenziale.
Si preferisca utilizzare paramenti dal colore tradizionale rosaceo, indicato per questa Domenica.
Per l’Atto penitenziale si potrebbe utilizzare la 3aformula prevista dal Messale Romano con le seguenti invocazioni:
-          Signore Gesù, che con la tua croce ci riconcili con il Padre;
Tu nostra giustizia, abbi pietà di noi:
Kyrie eleison.
 
-          Cristo Signore, che sei venuto a cercare ciò che era perduto;
Tu nostra misericordia, abbi pietà di noi:
Christe eleison.
 
-          Signore, che fai festa per ogni peccatore pentito;
Tu nostra pace, abbi pietà di noi:
Kyrie eleison.
 
Per la Professione di fede si suggerisce di utilizzare il Simbolo degli Apostoli (Messale Romano, pag. 306; Cfr. pag. XLIX ). Laddove è possibile si preferisca la forma in canto, purché la melodia prescelta rispetti il testo e la sua struttura. A tal proposito si suggerisce di eseguire “Io Credo in Dio – Simbolo apostolico” (RN 18), oppure – per favorire la partecipazione di tutti, anche di assemblee meno abituate al canto – la composizione in forma responsoriale “Simbolo degli Apostoli(P. Impagliatelli).
Per la Benedizione finale si può utilizzare la Preghiera di benedizione sul popolo, 23 (Messale Romano,pag. 450). In questa preghiera s’invoca la vigore della grazia che conferma e sostiene il cammino di coloro che ritornano al Signore e lo proclamano Padre delle misericordie.