HomeSanto del Giorno
26 Aprile

San Cleto, papa

Dal Martirologio

A Roma, commemorazione di san Cleto, papa, che resse la Chiesa di Roma per secondo dopo l’apostolo Pietro.

Altri Santi

Dal Martirologio

Nel territorio di Gabi al trentesimo miglio della via Prenestina, san Primitivo, martire.

Dal Martirologio

Ad Amasea nel Ponto, san Basiléo, vescovo e martire sotto l’imperatore Licinio.

Dal Martirologio

Nell’eremo della selva di Crecy presso Amiens nel territorio della Neustria in Francia, san Ricario, sacerdote, che, mosso dalla predicazione dei monaci scozzesi, si convertì a una vita di penitenza.

Dal Martirologio

Nel monastero di Corbie sempre in Neustria, san Pascasio Radberto, abate, che espose con lucidità e chiarezza la dottrina del vero Corpo e Sangue del Signore nel mistero dell’Eucaristia.

Dal Martirologio

A Foggia, santi Guglielmo e Pellegrino, eremiti.

Dal Martirologio

In Aragona, in Spagna, beati Domenico e Gregorio, sacerdoti dell’Ordine dei Predicatori, che, viaggiando insieme senza oro né argento e mendicando ogni giorno il cibo, annunciavano a tutti la parola di Dio.

Dal Martirologio

Nel monastero della Trasfigurazione a Mosca in Russia, deposizione di santo Stefano, vescovo di Perm, che per evangelizzare gli indigeni Zyrjani ideò per loro un alfabeto, celebrò la liturgia nella loro lingua nativa, abbattè gli idoli, costruì chiese e soprattutto confermò le verità di fede.

Dal Martirologio

Nel monastero di Sant’Isidoro di Dueñas in Spagna, beato Raffaele Arnáiz Barón, religioso dell’Ordine Cistercense, che, colpito ancora novizio da una grave malattia, con strenua pazienza sopportò la malferma salute confidando sempre in Dio.

Dal Martirologio

Nel villaggio di Montjuic vicino a Gerona sempre in Spagna, beato Giulio Junyer Padern, sacerdote della Società Salesiana e martire, che, durante la persecuzione contro la fede, meritò di conseguire mediante il martirio la gloria della vita eterna.

Dal Martirologio

Nel campo di prigionia di Sachsenhausen in Germania, beato Stanislao Kubista, sacerdote della Società del Verbo Divino e martire, che, durante l’occupazione militare della Polonia in tempo di guerra da parte di un regime nemico di Dio, in questo carcere esalò il suo spirito tra atroci torture.
Insieme a lui si commemora il beato Ladislao Goral, vescovo ausiliare di Lublino, che nello stesso luogo e durante la medesima persecuzione difese con coraggio la dignità umana e della fede, morendo in prigione di malattia in un giorno sconosciuto.