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23 Luglio

Santa Brigida di Svezia, religiosa, patrona d'Europa

Festa

Dal Martirologio

Santa Brigida, religiosa, che, data in nozze al legislatore Ulfo in Svezia, educò nella pietà cristiana i suoi otto figli, esortando lo stesso coniuge con la parola e con l'esempio a una profonda vita di fede.
Alla morte del marito, compì numerosi pellegrinaggi ai luoghi santi e, dopo aver lasciato degli scritti sul rinnovamento mistico della Chiesa dal capo fino alle sue membra e aver fondato l'Ordine del Santissimo Salvatore, a Roma passò al cielo.

Altri Santi

Dal Martirologio

Commemorazione di sant’Ezechiele, profeta, che, figlio del sacerdote Buzì, al tempo dell’esilio nella terra dei Caldei fu onorato della visione della gloria del Signore e, posto come sentinella sulla casa di Israele, rimproverò l’infedeltà del popolo eletto, predicendo la distruzione ormai prossima della città santa di Gerusalemme e la deportazione del popolo; presente egli stesso in mezzo ai prigionieri, tenne viva la loro speranza, profetizzando che le loro ossa inaridite sarebbero risorte a nuova vita.

Dal Martirologio

A Viza in Tracia, ora in Turchia, san Severo, martire, che, al tempo di Diocleziano e Massimiano, aspirando alla palma dei martiri, si ritiene abbia convertito alla fede il centurione san Memnóne e lo abbia seguito nella prova gloriosa.

Dal Martirologio

A Marsiglia nella Provenza in Francia, san Giovanni Cassiano, sacerdote, che fondò due monasteri, l’uno maschile e l’altro femminile, e, nella sua lunga esperienza di vita monastica, scrisse le “Istituzioni cenobitiche” e le “Conferenze dei Padri” per l’edificazione dei monaci.

Dal Martirologio

A Cimiez sempre in Provenza, san Valeriano, vescovo, che, elevato dal monastero di Lérins all’episcopato, propose al popolo e ai monaci gli esempi dei santi.

Dal Martirologio

A Orvieto in Umbria, beata Giovanna, vergine, Suora della Penitenza di San Domenico, insigne per carità e pazienza.

Dal Martirologio

Nella città di Manzanares nella Nuova Castiglia in Spagna, beati Niceforo di Gesù e Maria (Vincenzo) Díez Tejerina, sacerdote, e cinque compagni27 della Congregazione della Passione, martiri, che, in tempo di persecuzione, essendo rimasti fedeli alla vocazione religiosa, ricevettero la corona del martirio con la fucilazione.

I loro nomi sono: beati Giuseppe dei Sacri Cuori Estalayo García, Epifanio di San Michele Sierra Conde, Abilio della Croce Ramos y Ramos, Zaccaria del Santissimo Sacramento Fernández Crespo, Fulgenzio del Cuore di Maria Calvo Sánchez, religiosi.

Dal Martirologio

In località Carabanchel Bajo presso Madrid sempre in Spagna, beati martiri Germano di Gesù e Maria (Emanuele) Pérez Giménez, sacerdote, e otto compagni28, religiosi sempre della Congregazione della Passione, che nella medesima persecuzione portarono a termine vittoriosi la loro prova per Cristo.

I loro nomi sono: beati Filippo del Sacro Cuore di Maria Valcabado Granado, sacerdote; Maurilio di Gesù Bambino Macho Rodríguez, Giuseppe di Gesù e Maria Osés Sainz, Giulio del Sacro Cuore Mediavilla Concejero, Giuseppe Maria di Gesù Morente Ruiz Martínez, Laurino di Gesù Crocifisso Proaño Cuesta, Anacario dell’Immacolata Benito Nozal, Filippo di San Michele Ruiz Fraile, religiosi.

Dal Martirologio

A Toledo ancora in Spagna, beati martiri Pietro Ruíz de los Paños e Giuseppe Sala Picó, sacerdoti dell’Istituto dei Sacerdoti Operai Diocesani, morti sempre nella stessa persecuzione.

Dal Martirologio

A Dachau vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Cristino Gondek, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori e martire, che, durante l’occupazione dalla Polonia sotto un regime contrario alla dignità umana e alla religione, fu deportato per la fede in Cristo nel campo di prigionia e, sottoposto a tortura, conseguì la gloriosa corona del martirio.

Dal Martirologio

A Presov in Slovacchia, beato Basilio Hopko, vescovo ausiliare e martire, che, sotto un regime ostile alla fede di Cristo e alla Chiesa, fu arrestato per aver svolto il suo ministero a servizio dei fedeli di Rito bizantino; sottoposto a torture, contrasse una lunga e dura malattia che lo accompagnò fino alla morte, ottenendo così la palma della vittoria.