Torna alla home
Cerca
 Ufficio Liturgico Nazionale - Archivio - 2014 - Ottobre - Inno per la Beatificazione del Servo di Dio Paolo VI 
Inno per la Beatificazione di Papa Paolo VI   versione testuale
Pubblichiamo la partitura di "In nomine Domini"

Per la liturgia della solenne Beatificazione del Servo di Dio Papa Paolo VI, che Papa Francesco presiederà domenica 19 ottobre p.v. a Roma, in Piazza San Pietro, nel contesto della celebrazione conclusiva del Sinodo straordinario dei Vescovi sulla famiglia, il maestro direttore della Cappella musicale pontificia "Sistina", Mons. Massimo Palombella, ha musicato l'inno ufficiale "In nomine Domini". Il raffinato testo dell’inno, scritto da padre Eugenio Costa, liturgista e musicologo, membro della Consulta dell’Ufficio Liturgico Nazionale della CEI, si presenta pluriarticolato e prevede il concorso di più soggetti interagenti: coro, solista, assemblea e strumenti. 

Il senso profondo di questo inno è quello di evitare un canto puramente agiografico, mettendo al centro Gesù Cristo (vedi ritornello): un inno nettamente cristologico, a cui afferiscono la realtà e la storia del nuovo Beato, nelle sue diverse tappe di vita e di ministero (vedi strofe), adatto come canto d'ingresso della celebrazione eucaristica.

La musica, nella sua precisa articolazione, suggerisce la presenza delle diverse componenti ecclesiali, facendo dialogare il coro, il solista e l’assemblea in una solida unità formale, che però rispetti le caratteristiche proprie di ogni soggetto. Il coro e il solista possono infatti affrontare una scrittura musicale non immediata, mentre l’assemblea è condotta naturalmente a cantare il breve inciso “in nomine Domini” e il solenne ritornello, pensato per una grande massa di persone. 

La Liturgia che ci ha consegnato il Concilio Vaticano II è una grande sfida di cultura, nella quale occorre ripensare le forme musicali, dialogare con la modernità affondando le proprie radici nella viva Tradizione, comprendere l’uso doveroso delle lingue vive insieme al latino, fuggendo ogni ideologia. La scrittura di un inno deve allora sfidarci con un qualificato testo, che cerca di non scivolare in consueti luoghi comuni, e con una musica che, per essere semplice, non deve cedere alla tentazione di essere banale, meno che meno sgrammaticata. In ultimo, deve in qualche modo incontrare gli uomini e le donne di oggi, dalle persona più semplici a quelle di cultura, dalle persone non esperte di musica al serio professionista.

La Beatificazione di Papa Paolo VI, oltre ad essere un grande “sigillo” al Concilio Vaticano II, rappresenta così anche il riconoscimento ecclesiale di un metodo di lavoro, che considera imprescindibile per l’Evangelizzazione il dialogo con la cultura, il vivere “oggi” e non “ieri”, e il lasciarsi coraggiosamente sfidare dal novum.

In allegato la partitura per assemblea, coro, solo e organo dell'inno "In nomine Domini".