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“Giornata di Spiritualità con le Associazioni sportive di ispirazione cristiana” (5 aprile 2003)

Ufficio Nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport

Presentazione


Gli “Atti” della 2a “Giornata di Spiritualità con le Associazioni sportive di ispirazione cristiana” (5 aprile 2003), che presentiamo, sono testimonianza autentica dei contenuti offerti e di quanto è stato intensamente vissuto, nella mente e nello spirito, dai dirigenti sportivi presenti e partecipanti.
In questa sede mi piace enucleare non tanto particolari passaggi di pensiero ma alcune annotazioni, non propriamente di colore, che mi pare possono aiutare a percepire il “clima” di quella “Giornata”, animata e sostenuta da un’esemplare lezione di Mons. Giuseppe Lorizio, professore di teologia fondamentale alla Lateranense, sul tema: “Corpo e spirito. Una sfida per lo sport”.


 Un Vangelo per gli sportivi. All’inizio della “Giornata” è stato consegnato ad ogni partecipante il “Vangelo di Luca”, realizzato mediante un’apprezzata sinergia tra la Conferenza Episcopale Italiana e la “Società del Vangelo” di Bologna. E’ questa un’edizione del “Vangelo” mirata specificamente allo scopo di “servire” la diffusione della Parola di Dio nel mondo della mobilità, in particolare nell’ambito dell’accoglienza alberghiera nelle varie zone turistiche d’Italia.
Il Vangelo è un libro di grande compagnia, è la guida autentica della vita. Per questo è bello “ritrovarlo” in un luogo di sosta, mentre si è in viaggio. Può illuminare la coscienza e consolare il cuore, mentre, con lo stupore della sorpresa, si diffonde nell’anima una parola di verità.
Il volume reca il Vangelo in cinque lingue, con essenziali note di commento. E siccome gli sportivi italiani sono ormai proiettati in tutto il mondo, è sembrato giusto incominciare a leggere anche il Vangelo nelle lingue più diffuse.
Ma la ragione più vera è che gli sportivi devono abituarsi a famigliarizzare con il Vangelo, accostandosi con animo aperto alla “parola” di Gesù, unico salvatore del mondo, per renderla parola di vita intimamente radicata nell’esistenza personale.


 Di nuovo la Nota pastorale. Nella “Giornata” è stata riproposta la lettura della Nota pastorale "Sport e vita cristiana" (1995) che già molti hanno iniziato ad imparare e a citare a memoria. Giustamente, perché è come se fosse il … “secondo vangelo degli sportivi”! Si potrebbe dire che se uno sportivo responsabile non conoscesse la Nota pastorale significherebbe che è ancora sulla soglia di una vera “visione” cristiana dello sport. L’invito a conoscere la Nota pastorale è stato, per cosi dire, il light-motive dell’intera giornata di spiritualità, sorprendendo molti l’attualità del documento e la forza persuasiva degli argomenti trattati.


 E’ possibile una “spiritualità” per gli sportivi? Alla domanda mi pare di poter rispondere positivamente. Di fatto un’autentica spiritualità degli sportivi si fonda sulla conoscenza diretta della “parola di Dio” e sull’interiorizzazione dell’“insegnamento” della Chiesa circa lo specifico fenomeno sportivo. E nella “giornata” questo inedito itinerario dello spirito ha mosso i primi passi. Di fatto si è determinata una riflessione fascinosa sia per le risonanze biblico-religiose, che per le implicazioni nella concretezza del “fare sport” da cristiani.
Si dice spesso che un dirigente sportivo è un uomo pratico, poco avvezzo alle finezze dello spirito, versato totalmente su problemi tecnici e organizzativi. Qui si è dimostrato il contrario, per dire che “anche gli sportivi hanno un’anima” e, se vogliono, i miracoli li sanno fare!
Ci auguriamo che questi “Atti”, riletti e rimeditati, possano sostenere il cammino intrapreso con convincente slancio interiore e con volontà ben determinata.


Mons. Carlo Mazza
Direttore

Mons. Carlo Mazza