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Sussidio Liturgico-Pastorale per la Quaresima-Pasqua 2005
Alla cena dell'Agnello cantiamo il Signore
Ufficio Liturgico Nazionale

Il tempo quaresimale conduce alla Pasqua del Signore e si offre al credente come “tempo favorevole” per imparare a camminare sulla strada tracciata da Cristo. Egli, «chicco di grano» adagiato nella mangiatoia di Betlemme, ora procede verso Gerusalemme per cadere nella terra e germogliare, perché «se il chicco di grano, caduto nella terra, non muore, esso rimane solo, se invece muore, porta molto frutto» (Gv 12,24). Il cammino di Cristo illumina il nostro cammino e la sua Pasqua diventa la nostra Pasqua.Le parole con le quali si apre l’Inno dei Vespri nel tempo pasquale aiutano a sintetizzare questo mistero per trasformarlo in canto di lode.«Alla cena dell’Agnello». 
La metafora della cena rimanda al momento più fragile delle nostre giornate, quando l’uomo rientrando nell’intimità della sua casa con il peso delle sue vicende e la stanchezza del suo lavoro, avverte più minacciose le paure che la notte porta con sé. Ma, nel momento più fragile della vita egli è più disponibile ad accogliere l’invito dell’«Agnello». 
Cristo ha preso su di sé ogni debolezza umana per inchiodarla alla croce. Ha fatto ribaltare la pietra delle paure e vi ha fatto salire sopra l’Angelo del grande annuncio. Nella celebrazione eucaristica ogni cristiano può trovare il luogo privilegiato nel quale contemplare e comunicare alla Pasqua di Cristo, così da sperimentare nella propria vita le parole di morte che si trasformano in annuncio di vita.«Cantiamo a Cristo Signore». Lo stupore che le parole non riescono a raccontare può vibrare solo attraverso il canto della Chiesa. E il canto della vittoria, il canto di coloro che hanno sperimentato il dolore dell’esilio, la fatica dell’esodo, ma che ora sono già all’opera per ricostruire il futuro. Come ammonisce Sant’Agostino: «Eleva un canto nuovo non con la lingua, ma con la vita» (Sul Salmo 32). 
Le vicende controverse e tristi della storia, rilette nella Pasqua di Cristo, assumono un orientamento nuovo. Lette con occhi semplicemente umani, appaiono pagine oscure di un destino ineluttabile che porta alla rassegnazione. Nel canto della Pasqua esse si trasformano nel desiderio e nella coraggiosa ricerca dell’uomo che non si rassegna, ma vive la certezza del mattino della Resurrezione. Le tristi vicende di questi ultimi tempi potrebbero incrinare la speranza; il desiderio e il coraggio di costruire il futuro, nonostante i segnali di morte, è già cantare la Pasqua!Il cammino del tempo che, dalla Quaresima conduce alla Pasqua è raccolto in questo sussidio che viene offerto alle nostre comunità cristiane. Esso è stato pensato e realizzato avendo tra le mani il Lezionario domenicale, leggendone le pagine nel contesto di questo anno dedicato all’Eucaristia, e nel clima della preparazione al Congresso eucaristico che si svolgerà a Bari nell’ultima settimana di maggio.
La prima parte del Sussidio, secondo uno stile già sperimentato, presenta per ogni domenica alcune tracce di riflessione alla luce dello stretto legame tra Parola annunciata, celebrata e vissuta.
La seconda parte offre schemi di preghiera ispirati ad alcuni temi propri del Lezionario domenicale del ciclo A. Viene presentata anche una proposta per la preghiera di Adorazione, rivolta in modo particolare ai giovani che si preparano alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù. Inoltre, in questo anno dedicato all’Eucaristia, è sembrato opportuno offrire uno schema di preghiera per l’animazione della Processione eucaristica nella solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo.
La terza parte presenta un piccolo repertorio musicale e, in particolare, la proposta di alcune melodie per il canto dei Salmi nella Celebrazione eucaristica, e canti utili per animare l’Adorazione eucaristica.
La Colletta della prima domenica di Quaresima chiede al Padre di «intraprendere con la forza della tua parola il cammino quaresimale… e giungere alla Pasqua nella gioia dello Spirito». E questo l’impegno e l’augurio offerto alle nostre comunità, perché dal cammino della penitenza possa nascere il canto della Pasqua.

+ Giuseppe Betori
Segretario generale della C.E.I.

Ufficio Stampa