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Omelia di S.Em.za Card. Angelo Bagnasco in occasione della Solennità di san Giovanni Battista, Patrono della Diocesi e della Città di Genova


Cari Fratelli e Sorelle
San Giovanni Battista ci invita al rispetto e all’amore per Genova, Diocesi e Città. Egli è il nostro Patrono e, come tale, dobbiamo guardarlo con particolare attenzione per ascoltarne il messaggio.
 
Innanzitutto il messaggio! Il Battista ha resistito al male: Erode era concubino della moglie di suo fratello. Su questa delicata materia del matrimonio e della famiglia, San Giovanni non fa sconti al potente e afferma la verità del matrimonio fino a rimetterci la vita. E’ un esempio grandioso di martirio, che forse – ai nostri giorni – può suscitare domande e qualche sorriso di compatimento.  Poteva venire a compromesso; far finta di non sapere; dire frasi ambigue che potessero prestarsi a interpretazioni accomodanti. Qualcuno, oggi, potrebbe considerarlo esagerato e intransigente, addirittura intollerante e illiberale. Ma lui ha resistito alle immaginabili blandizie e alle certe minacce. E’ rimasto ancorato alla verità, servitore della verità non di se stesso; per questo Giovanni è un uomo libero e forte. L’uomo è forte solo quando si appoggia a ciò che è forte: è forte la verità. Neppure la vita è forte perché – quella terrena – passa, mentre la verità resta. E appoggiarsi a ciò che resta è forza che dà la capacità di resistere al male e alla menzogna.
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