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Martedě 10 Febbraio 2015
Mons. Nunzio Galantino al Convegno Nazionale di pastorale giovanile
L'esserci del vero educatore   versione testuale
“Nessuno progredisce da solo, far spazio all’altro significa ricevere una luce nuova e diversa su ciò che siamo, sulle nostre intenzioni e sulle nostre disposizioni. Il cammino stesso, a quel punto, assume un altro ritmo e si trova anche la forza e la modalità per fermarsi e servire”. Mons. Nunzio Galantino è intervenuto martedì 10 febbraio nella Cattedrale di Trani, nel contesto del Convegno Nazionale di pastorale giovanile in corso a Brindisi.
Il Segretario generale ha tracciato un profilo del responsabile e dell’animatore di pastorale giovanile, nella responsabilità della progettazione educativa, che richiede un chiaro radicamento nel Vangelo e nell’esperienza ecclesiale.
“È davvero finito il tempo – ammesso che ci sia mai stato – in cui muoversi da soli, al di fuori di un orizzonte comune e di una progettualità – ha detto –. Quante volte un simile modo di operare ha portato a una pastorale di navigatori solitari, con le conseguenze che conosciamo bene: basta che se ne vada quel giovane sacerdote o quell’animatore e il gruppo giovanile si squama, rivelando che tante iniziative poggiavano soltanto sull’abilità del singolo, sulla sua intraprendenza, sul suo bisogno di costruire attorno a se stesso, derubando così i ragazzi della possibilità di un’appartenenza autentica, libera e solida…”.
La figura di Maria, nell’episodio della visitazione alla cugina Elisabetta, ha fatto da sfondo alla riflessione offerta da Mons. Gantino (in allegato).
Il programma
La prima giornata, lunedì 9 febbraio, è stata dedicata a tracciare un profilo dei soggetti della pastorale giovanile: la comunità cristiana (S.E. Mons. Paolo Giulietti), i giovani divisi per fasce d’età (prof. Raffaele Mantegazza), gli animatori e gli educatori in rapporto con la famiglia (prof. Francesco Miano).
Il secondo giorno, martedì 10, la riflessione si è focalizzata sugli ambiti di vita dei ragazzi: la scuola, il lavoro, il mondo digitale, lo sport, il tempo libero. Ma anche la Chiesa; don Paolo Asolan, pastoralista della Università Lateranense, presenterà le conclusioni  di un laboratorio di studio e verifica avviato con religiosi, associazioni e movimenti.
Mercoledì 11 febbraio focalizza le tecniche di animazione, con workshop e laboratori.
L’ultimo giorno, giovedì 12, è dedicato alla progettazione pastorale.
Don Michele Falabretti concludendo proporrà alcune linee di sintesi per l’elaborazione di un percorso condiviso.